(Fonte www.fuoriluogo.it)

La consulta fa quello che doveva esser fatto anni fa: la legge sulle droghe cara a Fini, Giovanardi e Serpelloni è stata dichiarata incostituzionale. Ora è il tempo di cominciare il cammino verso una nuova politica sulle droghe. Primo appuntamento a Genova a fine mese.

“La Corte costituzionale, nella odierna Camera di consiglio, ha dichiarato l’illegittimità costituzionale – per violazione dell’art. 77, secondo comma, della Costituzione, che regola la procedura di conversione dei decreti-legge – degli artt. 4-bis e 4-vicies ter del d.l. 30 dicembre 2005, n. 272, come convertito con modificazioni dall’art. 1 della legge 21 febbraio 2006, n. 49, così rimuovendo le modifiche apportate con le norme dichiarate illegittime agli articoli 73, 13 e 14 del d.P.R. 9 ottobre 1990, n. 309 (Testo unico in materia di stupefacenti).”

Con questo comunicato la Corte Costituzionale ha spazzato via l’obrobrio giuridico voluto da Carlo Giovanardi e gestito in questi anni dal fido Serpelloni. E’ una vittoria di tutti coloro che in questi anni si sono battuti, sin dalla presentazione del primo progetto di Gianfranco Fini, contro una politica sulle droghe miope e carcerogena.

Ovviamente non basterà tornare alla Jervolino Vassalli. E’ il tempo che il nostro paese superi la deriva securitaria e prenda ispirazione da quei paesi che in tutto il mondo stanno mettendo in discussione la War on Drugs.

Il movimento per la riforma ha già un appuntamento: a Genova a fine mese potremo finalmente discutere di una nuova politica sulle droghe. Nel nome di Don Andrea Gallo.