ComE! La Comunità Educante in Circolo

In breve

Il progetto intende affrontare le problematiche relative alla povertà educativa, all’esclusione sociale, alla mancanza di partecipazione attiva e di senso di appartenenza ad un territorio lavorando nell’ottica di creazione di una comunità educante e valorizzando le competenze di cittadinanza dei giovani coinvolti. Lo strumento operativo è la costruzione, da parte dei gruppi di adolescenti coinvolti (supportati dagli operatori individuati dai comitati), delle mappature dei luoghi della comunità educante, sulla falsariga di quanto sperimentato da ARCI Liguria nell’ambito del progetto “Lost in education”.

Breve descrizione del contesto di riferimento

Il contesto territoriale di riferimento è quello dell’intera regione. ARCI Liguria ha la possibilità di strutturare un progetto di respiro regionale e al contempo, grazie alla sua capillare presenza territoriale di comitati e circoli, di adattare a seconda dei bisogni e delle potenzialità del singolo luogo l’impianto e la linea valoriale del progetto.

Descrizione dei bisogni rilevati

Per i dati generali si fa riferimento a quelli già noti e riportati negli studi contenuti nella bibliografia del vademecum di redazione del progetto.
Il progetto intende affrontare le problematiche relative alla povertà educativa, all’esclusione sociale, alla mancanza di partecipazione attiva e di senso di appartenenza ad un territorio lavorando nell’ottica di creazione di una comunità educante e valorizzando le competenze di cittadinanza dei giovani coinvolti.
In quest’ottica sarà fondamentale la costruzione di metodologie di partecipazione e protagonismo civico che strutturino percorsi di acquisizione di competenze trasversali e lavoro di gruppo e per obiettivi che l’esperienza del sistema regionale di ARCI Liguria garantisce anche in un’ottica di replicabilità, scalabilità e sostenibilità sociale.
Il tasso dei NEET in Liguria nel 2019 era pari al 12,9% (fonte INAPP) ma si presume – nonostante non siano ancora stati pubblicati dati più recenti – che la situazione negli ultimi mesi abbia subito brusche variazioni dovute all’impatto della pandemia Covid-19, come sottolineato da Eurostat e OCSE a livello internazionale.
Proprio l’esperienza della pandemia ha portato alla luce in modo inequivocabile il valore della relazione come strumento di crescita personale e di cittadinanza e come bisogno di socialità ed appartenenza, esperienze che contribuiscono in modo imprescindibile al contrasto della povertà educativa, relazionale, sentimentale, civile.
A questo proposito anche l’aumento di casi di disagio mentale e di disturbi di relazione nei giovani testimonia la necessità assoluta di invertire la tendenza e ripristinare canali di partecipazione civica e di senso di appartenenza e possibilità di socialità diffusa sul territorio Il progetto è intrinsecamente legato al Terzo Settore, che costituisce una potenziale risorsa per la formazione, la cultura della cittadinanza attiva, lo sviluppo delle competenze trasversali di cittadinanza e anche, in prospettiva, un buon inserimento lavorativo o una buona prosecuzione del percorso di studio dei più giovani.
I numeri raccontano di un Terzo Settore in espansione, con un numero di dipendenti che cresce in maniera costante da 10 anni, registrando un incremento del 23% (dati ISTAT 2019) Oggi l’ARCI è la più grande associazione in Italia e rappresenta un unicum a livello nazionale per capillarità sul territorio, con 290 circoli affiliati in Liguria.
A causa della pandemia da Covid-19 gli enti del Terzo Settore si sono ritrovati in una situazione di sofferenza strutturale ma il numero di volontari ha continuato a crescere (fonte Ce.Li.Vo.), a
riprova del trend positivo che caratterizza gli enti no-profit.
Considerata la situazione di incertezza e mancanza di dati recenti, il progetto rappresenta anche un’occasione per rafforzare le sinergie interne al sistema Arci in Liguria.
Il partenariato riflette questa intenzione e si propone di mettere a valore tutte le competenze presenti all’interno del sistema Arci regionale, con una rete che coinvolgerà Arci Liguria, i cinque
comitati e un alto numero di circoli.
Occorre ricordare come la presenza dei circoli Arci nei vari territori e quartieri permetta di avere un feedback dal basso dei dati raccolti in modo più generale.
Questo consente di entrare in diretto contatto, orecchie a terra, con il cuore pulsante della comunità e riuscire a rilevare anche quei bisogni e quelle potenzialità che ricerche certo più autorevoli ma anche giocoforza più fredde e meno calate nel quotidiano difficilmente riescono a rilevare.
La rete circolistica di ARCI Liguria, inoltre, anche nell’esperienza della pandemia ha tenuto saldo il valore della socialità come esperienze di partecipazione, di cittadinanza attiva, di autoorganizzazione solidale dal basso, di risposta ai bisogni di condivisione e socializzazione rappresentando un antidoto e un punto di riferimento consolidato rispetto all’impatto disgregante
e marginalizzante prodotto dal Covid 19.
La combinazione di queste due prospettive di lettura consegna ad Arci Liguria un quadro d’insieme esaustivo e circostanziato.

Gli obiettivi del progetto

1) Contrastare i processi di esclusione dalle occasioni di apprendimento
2) Promuovere la cittadinanza attiva e la “agency” delle persone minorenni
3) Mettere a disposizione risorse associative alle persone minorenni e alle loro famiglie/gruppi di appartenenza
4) Potenziare le alleanze territoriali e/o tematiche di intervento esplicito di contrasto alla povertà educativa

Destinatari

Destinatari diretti del progetto sono principalmente tutte le tipologie di adolescenti dei territori individuati che già vantano appartenenza o comunque collaborazioni consolidate con le associazioni indicate nella rete di ARCI Liguria. Per i valori fondanti del progetto particolare attenzione verrà data ai NEET e agli adolescenti con difficoltà economiche, familiari, socio-culturali e con disabilità e alle realtà associative giovanili culturali, sportive e ricreative nonché ai gruppi informali di adolescenti.

Risultati attesi

1 Creazione di gruppo di lavoro in rete

Creazione di rete tra soggetti associativi, amministrativi, scolastici, socio-sanitari e del mondo profit

2 Coinvolgimento (laddove esistenti) o tentativo di attivazione dei consigli comunali dei ragazzi.

Stipula o aggiornamento dei patti educativi territoriali

Consolidamento rapporti con soggetti istituzionali, a partire dagli assessorati interessati e ai Consigli Comunali dei Ragazzi, laddove presenti, anche con appositi incontri periodici con soggetti istituzionali.
Elaborazione e stipula di patti educativi territoriali (aggiornamento ed integrazione laddove già presenti come nel territorio di Badalucco)

3 Mappatura dei luoghi e dei soggetti educativi del territorio. Inserimento della stessa su social.
Creazione QRCode. Rapporti costanti con assessori e sindaci.
Mappatura “dal basso” dei singoli territori con parametri scelti ed esplicitati dagli adolescenti, restituzione della mappatura con evento pubblico, sito e QR-Code attivati nei luoghi fisici individuati dai ragazzi. L’azione della mappatura coinvolgerà strutturalmente l’intera comunità, dalle realtà istituzionali a quelle associative e di terzo settore, nonché le realtà profit, quelle artistiche, le aggregazioni informali e le reti genitoriali ed educative in genere. Per meglio compiere la mappatura partecipata verrà impartita una formazione specifica da un trainer esperto nell’uso delle
arti visive, come strumento per la lettura del territorio e la traduzione delle sue realtà educative.

4 Incontri con realtà istituzionali e di terzo settore operanti sul territorio.

Avviamento e/o rafforzamento di processi di cittadinanza attiva da parte degli adolescenti, anche attraverso la formazione su community engagement impartita agli operatori territoriali.

5 Percorsi guidati di cittadinanza attiva

Rafforzamento di uno spirito di appartenenza territoriale consapevole e strutturato negli adolescenti anche grazie a percorsi

Metodo di lavoro

Le modalità di lavoro con le persone minorenni muoveranno da attività svolte dal basso, in gruppo, tese a valorizzare le competenze trasversali e a dare risposte ai bisogni rilevati, espressi esplicitamente o inespressi in maniera formale ma comunque percepiti dagli operatori.
Per il lavoro di mappatura si prevede la creazione di gruppi di lavoro con singole competenze assegnate (diari di bordo, scrittura, fotografia, video, post produzione) direttamente agli adolescenti, pur se con il supporto degli operatori.
A partire dalla rilevazione dei soggetti mappati (o non mappati) dai ragazzi, opportunamente riportati anche online e pubblicizzati, si coinvolgeranno gli stessi in un percorso di creazione di rete tra soggetti associativi, amministrativi, scolastici, socio-sanitari e profit in cui gli adolescenti, opportunamente accompagnati e supportati, saranno i protagonisti della creazione (o del consolidamento, laddove esistente) delle reti formali ed informali del territorio.
Al fine di consolidare queste dinamiche, si opererà con riunioni in presenza e online, lavori su drive, simulazioni, lavoro di redazione, gruppi di lavoro appositamente dedicati. Per il lavoro di creazione di QR-Code si utilizzeranno le competenze presenti in ARCI Liguria, avendo cura di valorizzare il massimo coinvolgimento degli adolescenti destinatari del lavoro anche negli aspetti più prettamente tecnici.
Ove possibile, si lavorerà anche alla creazione e sottoscrizione di patti educativi territoriali, che saranno elaborati e proposti dai ragazzi protagonisti del progetto ai soggetti istituzionali ed associativi dei relativi territori.

Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali
Regione Liguria
Fourm Terzo Settore Liguria
Capofila

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Raccontare la ricchezza educativa dei territori attraverso la costruzione di mappe, tracciare rotte possibili di cambiamento, condividere passioni e desideri.Ascoltare i suoni del fiume, inserendo un microfono nell'acqua. Mappare un quartiere, facendosi guidare da un...