ITER, Liguria chiama Europa

In Breve

Ancora oggi la Liguria, attraverso dati e inchieste, risulta essere una Regione nella quale sussistono condizioni di difficoltà per famiglie disagiate e fragili. Tale situazione, che si ripercuote sui giovani ed è leggibile in particolare nell’ambiente scolastico, espone i giovani al rischio di essere in futuro potenziali NEET, giovani “scoraggiati” che non studiano ne lavorano, che non sanno individuare/valorizzare le proprie soft-skills e peccano nella competenza scolastica.

Il progetto I.T.E.R. (Inclusion Through Exchange Resources) realizza un percorso, un iter appunto, attraverso il quale i giovani protagonisti potranno rinsaldare competenze già acquisite, ma non valorizzate, mettere a valore capacità innate e sviluppare nuove skills. Questo cammino avverrà grazie all’utilizzo degli scambi interculturali, visti come vero e proprio strumento “attivatore” della partecipazione e veicolo per il cambiamento verso un maggiore protagonismo responsabile dei ragazzi. Il fil rouge sarà l’Europa, i suoi temi, le sue molteplici identità, le sue skills intese come opportunità; un’Europa “viaggiabile”, geografica e multi-culturale.

A causa dell’inizio dell’emergenza COVID-19, il progetto è stato in parte rimodulato per poter continuare in maniera on-line. Si svilupperà secondo quattro Azioni principali, che porteranno alla creazione di uno spazio virtuale (in attesa di poter tornare a incontri reali) all’interno del quale i giovani potranno attivarsi, misurarsi e confrontarsi sui temi degli scambi in ambito europeo. Il progetto, nonostante il suo sviluppo on-line, avrà comunque una forte base territoriale (6 territori coinvolti) per poter permettere, quando le condizioni lo consentiranno, l’apertura di un help-desk per ogni livello territoriale.

Il progetto ITER, Liguria chiama Europa è realizzato da Arci Liguria, in collaborazione con il Circolo Solidere e Radio Gazzarra ed è finanziato dalla Regione Liguria Area Giovani.

Azione 1 - i nodi del progetto

Costituzione di gruppi locali di giovani portavoce, i NODI di progetto.
l’Azione 1 verterà su una attività di reclutamento, coinvolgimento e comunicazione di contenuti a livello locale, utile a trasferire competenze ai ragazzi, diffondere l’idea di Europa come continente unico, unito e pieno di risorse (in modo da stimolare agli scambi, come strumento per l’incontro, l’inclusione e lo scambio di competenze).
Tutto questo lavoro sarà realizzato attraverso il coinvolgimento diretto dei ragazzi, con il supporto dei facilitatori e tramite la collaborazione con Solidere, sollecitando l’empowerment individuale.
Vista la necessità attuale di procedere in maniera telematica, il reclutamento dei giovani verrà effettuato dai facilitatori attraverso piattaforme on line a partire dalle reti di contatti già attive.
I facilitatori cureranno la creazione e la gestione di pagine social del progetto, che verranno utilizzate inizialmente a questo scopo.
Il circolo Solidere curerà un focus group on line assieme ai facilitatori, dedicato in particolare alla definizione dei contenuti e all’individuazione dei partners europei e istituzionali. Tale Azione sarà utile anche alla produzione partecipata di contenuti sul tema Europa e sui suoi possibili ITER (percorsi/opportunità legate agli scambi giovanili), da diffondere e condividere e che saranno “materia” su cui i ragazzi si formeranno e che utilizzeranno anche nel loro servizio presso gli Help-Desk virtuali, in qualità di “interlocutori” comunitari.

Azione 2 - gli help-desk

Realizzazione di un servizio di HELP-DESK per provincia gestito dai ragazzi.
Per questa Azione, il circolo Solidere curerà una prima parte formativa on line dedicata ai giovani beneficiari, avente ad oggetto alcune nozioni base sul tema degli scambi e alla conoscenza dei parners europei.
I giovani partecipanti, sempre con l’aiuto dei facilitatori, prenderanno progressivamente parte alla gestione delle pagine social del progetto, utilizzandole come strumento di reclutamento e promozione dell’iniziativa tra i propri contatti personali, dando quindi forma ad un help-desk virtuale. Quando le condizioni lo permetteranno, questi help-desk assumeranno una forma “reale”, in ciascuno dei 6 territori coinvolti (Imperia, Savona, Genova, Tigullio, Val di Magra, La Spezia).

Azione 3 - la rete regionale

Creazione e attivazione I.T.E.R. Inclusion Through Exchange Resources, rete giovanile regionale e digitale attiva negli scambi.
Nel corso dell’Azione 3, i facilitatori promuoveranno la creazione di momenti di scambio e confronto on line tra i partecipanti al progetto e i partners europei, che potranno riguardare, a titolo esemplificativo, la gestione nei diversi stati europei dell’emergenza COVID-19, buone prassi per affrontare le ricadute sociali e psicologiche dell’isolamento, le nuove criticità che questa situazione pone al processo di integrazione europeo.
I giovani partecipanti saranno poi protagonisti nell’individuare ulteriori tematiche di confronto e partners da coinvolgere nella rete regionale, oltre alla creazione di specifica aplicazione multimediale.
Questa azione darà forma a I.T.E.R. Inclusion Through Exchange Resources: il disegno della mappa della rete di tutte le realtà/associazioni attive o interessate agli scambi in ambito europeo e lo strumento per il matching (domanda-offerta) delle opportunità di scambi giovanili, che dia spazio e connetta (in un’ottica social) giovani già attivi o interessati.

Azione 4 - disseminazione

Disseminazione contenuti di progetto e discussione dei suoi risultati.
Nel corso dell’Azione 4 saranno messe a disposizione del progetto le competenze sviluppate dal capofila nella disseminazione dei risultati dei progetti.
I risultati e gli spunti emersi dai momenti di confronto saranno elaborati dai partecipanti e promossi sia sulle pagine social del progetto sia, grazie all’ausilio di Radio Gazzarra, attraverso la creazione di podcast di narrazione che verranno trasmessi sulla striscia informativa “Resistenza Virale in Liguria”, in diretta sulle pagine Facebook e Youtube di Arci Liguria.

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