L`intervento di Walter Massa, presidente di Arci Liguria, su La Repubblica – Genova del 12/03/13

“CARE amiche e amici del Movimento 5 Stelle, attraverso il gentile spazio concesso da Repubblica, vogliamo rivolgerci a voi. E` indubbio il successo del vostro movimento alle ultime elezioni politiche. Ancora più evidente lo è nella nostra regione condizionato, a nostro avviso, da molteplici fattori su cui vorremmo, in futuro, poterci confrontare anche con voi.

L`Arci è da sempre decisamente schierata con il centro sinistra per la semplice ragione che siamo donne e uomini di sinistra. Lo dice il nostro Statuto, tra le altre cose, e noi ne siamo non solo convinti ma orgogliosi. E siamo e restiamo persuasi che destra e sinistra siano categorie ancora attuali, pur declinate in modo adeguato ai tempi che viviamo. Abbiamo vissuto sulla nostra pelle questi cambiamenti già dai tempi di Seattle nel 1999 e poi a Genova nel 2001quando in tantissimi (e con diversi di voi) parlavamo di Tobin Tax, reddito minimo, attenzione all`ambiente, partecipazione democratica e esplicitavamo forti perplessità sulle grandi e costose opere e mol to, molto altro. Si tratta di temi che in parte ritroviamo nei vostri pro grammi, e questo è sicuramente un fatto positivo che sta alla base della nostra riflessione. Rimangono però, ed è corretto ricordarlo, le nostre perplessità di metodo, sulla conduzione del vostro Movimento, ma anche di merito, come ad esempio sullo “jus sanguinis”, principio che nega nella sostanza la cittadinanza ai figli di migranti che vivono, lavorano e producono ricchezza nel nostra Paese.

 

ANCHE di tutto questo, ed altro ancora, vorremmo trovare il tempo di parlare, con voi perché, da sinistra pensiamo che più passano i giorni e più “l’ottimismo della volontà” rischia di essere soffocato da interessi di bottega. Un dato di fatto incoraggiante – fuori dall`agone e dalla rissa della campagna elettorale che occorre al più presto lasciarsi alle spalle – è il primo Parlamento Italiano con una così forte vocazione laica. Mai come in questo momento esiste potenzialmente una forza parlamentare in grado di mettere mano strutturalmente alle questioni fondamentali su cui, in particolare in questi ultimi vent` anni, il nostro Paese ha perso tempo, faccia e credibilità. Mi riferisco alla riforma delle istituzioni parlamentari, ai costi della politica, al tema dei diritti civili, ad una legge seria sul conflitto d’interesse, alla necessaria riforma della legge elettorale, ad un approccio all’Europa rinnovato e che guardi a quella dimensione come una opportunità di sviluppo solo per citarne alcuni.

Sia chiaro, non vogliamo assolutamente iscriverci allungo elenco di coloro che fanno appelli, a volte anche sguaiati, destinati a rimanere tali. Siamo fortemente convinti che una convergenza su alcuni punti precisi oggi sia possibile e aprirebbe la strada ad un percorso nuovo di reciproca conoscenza e di possibile lavoro comune.

Già oggi diversi circoli Arci in Liguria vi ospitano, danno spazio alle vostre riunioni e alle vostre iniziative: per noi è assolutamente normale essere «spazio aperto». Vorremmo che questo rapporto crescesse ancor più, che fossero molti di più, e più diffusi nelle città della nostra Regione.

Alla base di quel cambiamento che la maggioranza dei cittadini italiani chiede, crediamo infatti ci debba essere il coraggio di lavorare insieme ed una reciproca conoscenza. E noi vogliamo e possiamo essere protagonisti di questo cambiamento, senza delegare altri, con autonomia ma senza autismi. Questo poi rafforzerebbe un potenziale spazio di lavoro fuori dal Parlamento in modo da restituire reale partecipazione ai cittadini e quindi protagonismo. Uno spazio che sia un “ponte”, capace di unire idee e percorsi anche distanti tra loro. E` ciò che abbiamo saputo fare meglio in questi anni e in tempi a volte non meno difficili. Un lavoro di tessitura e di ascolto di quello che anche nel nostro “corpaccione” si è in parte sviluppato, e` cresciuto e ha scelto la dimensione del movimento come strada di cambiamento. Le pratiche di movimento e la democrazia partecipata del resto non sono certamente metodi e temi a noi sconosciuti, così come non lo sono le dinamiche di rete. Anzi. Siamo l`Arci, una grande associazione che per quanto di sua competenza sempre si è fatta carico, con senso di responsabilità, del Paese e dei suoi cittadini. E vogliamo continuare a farlo.