Il risultato della Grecia può essere letto in diversi modi ma, come riportano diversi commentatori, ha il grande merito di aver riportato la politica nel dibattito europeo. Oggi siamo un po’ tutte e tutti greci anche per questo.  Avremo modo di discuterne nei prossimi giorni. Di seguito trovate il comunicato della Presidenza nazionale, inviato nella tarda serata di ieri, e la dichiarazione di Francesca Chiavacci.

Dalla Grecia un messaggio chiaro: superare l’Europa dell’austerity

I primi risultati del referendum in Grecia ci dicono che i cittadini ellenici hanno lanciato un messaggio chiaro: la salvezza del proprio paese passa da un’Europa capace di andare oltre le politiche di austerity.

L’ex troijka e la cosiddetta Europa del rigore devono prendere atto che le proprie ricette hanno fallito. La perseveranza sulla strada dell’austerità porterà maggiori diseguaglianze e soffierà sui carboni ardenti dei populismi nazionali ed euroscettici. Insistere metterà a rischio il progetto unitario europeo. 

Per questo, l’Eurogruppo ascolti quanto oggi i cittadini della Grecia hanno detto attraverso il ricorso ad uno strumento democratico. Si riaprano subito i negoziati con il governo greco guidato da Alexis Tsipras, e si trovi una soluzione.

Il popolo greco ha scelto.

La voce per la costruzione una nuova Europa sociale, fatta di democrazia, maggiore giustizia e di una distribuzione più equa della ricchezza, si è fatta sentire.

La presidenza nazionale ARCI

Per un’Europa fondata sui diritti e la giustizia sociale 

Il risultato straordinario  del referendum in Grecia  che ha visto un’affermazione del no a larga maggioranza ci dice che i cittadini ellenici hanno lanciato un messaggio chiaro: la salvezza del proprio paese passa da un’Europa capace di andare oltre le politiche di austerity.

L’ex Troika e la cosiddetta Europa del rigore devono prendere atto che le loro ricette hanno fallito. La perseveranza sulla strada dell’austerità porterà maggiori diseguaglianze e soffierà sui carboni ardenti dei populismi nazionali ed euroscettici. Insistere metterà a rischio il progetto unitario europeo.

Per questo, l’Eurogruppo deve ascoltare quanto oggi i cittadini della Grecia hanno detto democraticamente attraverso una consultazione referendaria.

In un clima generale di crisi della rappresentanza e della politica, ciò che è accaduto in Grecia ridà fiato alla democrazia,  all’idea di una partecipazione popolare su cui può ripartire tutta l’Europa.

Si devono riaprire subito i negoziati con il governo guidato da Alexis Tsipras, e si deve trovare una soluzione che non faccia uscire la Grecia dall’Euro. 


Il popolo greco ha scelto. La voce per la costruzione una nuova Europa sociale, fatta di democrazia, maggiore giustizia e di una distribuzione più equa della ricchezza, si è fatta sentire.


E dovrebbero ascoltarla anche le forze del   socialismo europeo, per  ritrovare quel pensiero di più ampio respiro per la costruzione di un’Europa popolare fondata sui diritti e la giustizia sociale.

Francesca Chiavacci, presidente nazionale Arci

Roma, 6 luglio 2015

(Foto, eastjournal.net)