Si è svolto questa mattina (sabato 18/05) , con la partecipazione di numerosissimi rappresentanti del mondo dell’associazionismo e del mutualismo ligure, l’atteso convegno organizzato da Arci Liguria per sostenere le società di mutuo soccorso nell’affrontare il percorso di adeguamento, quando necessario, alla normativa prevista dall’art. 23 decreto legge 179 del 2012, conosciuto anche come ‘Sviluppo bis’.

Tale normativa, infatti, è intervenuta a modificare la legislazione in materia che datava dal 1886. “Probabilmente un simile intervento, sicuramente necessario e dettato da ragioni oggettive, richiedeva una ‘istruttoria’ più lunga ed approfondita e, soprattutto, basata sul confronto col mondo dell’associazionismo e delle Società, afferma Walter Massa, presidente di Arci Liguria, a conclusione dei lavori”.

“Siamo e rimaniamo convinti della bontà delle proposte contenute nelle modifiche della 3818 – continua Massa – ma riteniamo che la strada intrapresa dal legislatore possa produrre numerose difficoltà ai sodalizi dato che è evidente come non si sia tenuto conto dell’evoluzione di questo mondo avvenuta a partire dagli anni ’60”.

Da qui l’iniziativa di Arciliguria di organizzare un primo momento di riflessione comune per “creare le condizioni politiche, culturali ed associative che permettano alle SMS di rinnovarsi, rafforzando le loro funzioni e  creando un percorso condiviso di nuova mutualità per i sodalizi e i soci”, “evitando così che le innovazioni previste dall’articolo 23 del decreto sviluppo vengano vissute dalle SMS come una ‘vessazione’.

Il compito è tutt’altro che agevole perché le modifiche agli articoli 2, 3 e 4 della legge non lasciano molti spazi di interpretazione laddove affermano che le SMS «devono» svolgere attività mutualistica in campo socio sanitario e nel contempo «non possono» svolgere attività d’impresa o commerciale.

Dopo i saluti istituzionali di Claudio Montaldo, vicepresidente della Regione Liguria, e di Pierluigi Vinai, che in qualità di segretario regionale dell’Anci sostituiva il presidente, Marco Doria, si è passati allo svolgimento delle relazioni previste che non hanno mancato di suscitare vivo interesse nell’uditorio.

Giovanni Durante, presidente di Arci Savona -. territorio che conta numerosissime SMS, la gran parte delle quali aderenti all’Arci – ha svolto la relazione introduttiva fornendo una serie di dati e di spunti di riflessione molto interessanti.

Altrettanto stimolanti e puntuali è stata la relazione dell’avvocato amministrativista Franco Dalla Mura, che ha analizzato le connessioni esistenti tra Mutualità, Fondi integrativi, Terzo Settore e Servizio sanitario nazionale e sottolineando la possibilità di una sinergia a sostegno del servizio pubblico.

Le esigenze delle SMS, ma anche la loro capacità di guardare avanti e stare al passo coi tempi anche in assenza di indirizzi legislativi, è stata al centro dell’intervento di Loredana Vergassola, presidente SMS Mutua Ligure, che si è infatti soffermata sulle scelte cui si trovano di fronte le Società all’indomani della riforma della 3818 e sottolineando l’esempio virtuoso della nascita della Mutua Ligure;.

Alessandro Frega, portavoce Forum Terzo Settore Liguria, ha provveduto ad analizzare con dovizia di dati e riflessioni stimolanti la possibilità che il mutualismo venga a svolgere una funzione di rafforzamento della sussidiarietà e dell’intero comparto di Terzo Settore.

Impossibilitata a partecipare personalmente per impegni istituzionali, Lorena Rambaudi, assessore alle politiche sociali della Regione Liguria, ha fatto pervenire il suo contributo con un video sul tema: “La scommessa del Testo Unico di Terzo Settore per un rinnovato welfare di comunità.”

Numerosi e puntuiali gli interventi dei presenti che hanno confermato l’importanza di “questo primo momento di un percorso che si presenta ricco di difficoltà da affrontare ma che costituisce una sfida possibile da cui l’intero associazionismo e il Terzo Settore usciranno ulteriormente coesi e rafforzati”, come ha sottolineato il presidente di Arci Liguria prima di dare la parola a Giuliano Rossi, responsabile del Centro studi ufficio legislativo Arci.

Nelle sue conclusioni, Rossi ha espresso soddisfazione per gli interventi che hanno valorizzato gli aspetti positivi, primo dei quali l’aver posto le SMS al centro del dibattito nazionale. Parlando poi della riforma legislativa l’oratore ne ha evidenziato il ‘vulnus’, ovvero che le modifiche alla precedente normativa introducendo nuovi criteri hanno determinato significative difficoltà per quei soggetti che hanno sviluppato fisionomie peculiari difficilmente riconducibili alla nuova legge. Si pone quindi il problema di un regime di transitorietà che permetta di adeguarsi oppure di restare comunque nel no profit senza perdere il patrimonio costruito negli anni.
Genova, 18 maggio 2013