Due donne al vertice dell’Arci: Luciana Castellina, acclamata all’unanimità presidente onorario, e Francesca Chiavacci, presidente, affiancata dal vice presidente Filippo Miraglia. Si è conclusa così la seconda sessione congressuale, resasi necessaria dopo il nulla di fatto del congresso di marzo.
Francesca Chiavacci, già deputata del PDS e presidente di Arci Firenze, e Filippo Miraglia, da anni responsabile immigrazione Arci, rilevano così il testimone lasciato da Paolo Beni, presidente di Arci per 10 anni ed ora deputato PD, a cui è andato il ringraziamento dell’Associazione. A pochi giorni dal 20 giugno, decennale della sua scomparsa, l’assemblea congressuale ha anche ricordato, con un lungo applauso, l’indimenticabile Tom Benetollo, presidente dell’associazione fino alla sua scomparsa, nel 2004.
Francesca Chiavacci, 160 voti su 168 votanti, e Filippo Miraglia, 142 sì, sono stati eletti, come da Statuto, dal nuovo Consiglio nazionale: 185 membri, eletti con un nuovo meccanismo elettorale che ha previsto un 76% di quota proporzionale e un 24% a tutela delle regioni «di frontiera».
Gli 8 Consiglieri Nazionali della Liguria sono Alessio Artico, Antonella Franciosi, Stefano Kovac, Donatella Lasagna, Francesco Marchese, Walter Massa, Giuditta Nelli e Davide Traverso . Nel Collegio dei Garanti eletto Giovanni Durante.
«Abbiamo di fronte la sfida del cambiamento che vive il nostro paese e intendiamo viverla da protagonisti, cominciando dal nostro interno – ha detto Francesca Chiavacci nel suo primo discorso da presidente – Nei prossimi anni dovremo svolgere il nostro ruolo con un rinnovato protagonismo, a cominciare dalla questione dei diritti civili e della promozione della cultura, e per questo ci attende un profondo lavoro di riorganizzazione della nostra struttura nazionale, a partire dalla valorizzazione dei territori, nostro punto di forza, e dalla relazione della presidenza nazionale con essi».