A nome di “LIBERA, associazioni, nomi e numeri contro le mafie”, esprimo rispetto per la sentenza del Consiglio di Stato che ha accolto il ricorso dell’ex sindaco della Città delle palme Giovanni Bosio, contro lo scioglimento per presunte infiltrazioni mafiose del Comune. Intendo tuttavia rinnovare la piena solidarietà di Libera a Donatella Albano, oggetto in queste ore di attacchi a mezzo stampa di diversi esponenti dell’allora maggioranza di Bordighera, finalizzati a mistificare la realtà dei fatti e riscrivere una storia della vicenda.

E’ necessario ribadire altresì che la sentenza del Consiglio di Stato è precedente all’operazione “la Svolta”, indagine che vede tra gli imputati proprio Giovanni Bosio con l’accusa di voto di scambio.: pertanto è prevedibile che qualora fosse stato a disposizione della Commissione d’accesso ulteriore documentazione probatoria sul coinvolgimento di Bosio nel voto di scambio, sarebbe stato difficile il verificarsi di questa sentenza.

La sentenza del Consiglio di Stato è un pronunciamento che riguarda lo scioglimento del Consiglio Comunale di Bordighera, non un giudizio sul la questione ‘ndrangheta a Ponente, territorio dove proseguono le indagini della Magistratura. Invito la cittadinanza a mantenere alta l’attenzione sull’emergenza criminalità in Provincia di Imperia, auspicando che siano evitate analisi affrettate che portino alla sottovalutazione di un problema, quello della penetrazione mafiosa nel tessuto economico del Ponente, testimoniata da rapporti dei ROS, dalle relazioni della Direzione Nazionale Antimafia e della commissione parlamentare antimafia, ma soprattutto delle inchieste giudiziarie che stanno portando alla luce la tragedia dei legami tra mafia e politica con tutte le loro gravi implicazioni sul piano della gestione del bene comune..

Per la segreteria regionale, il referente Matteo Lupi