La vicenda della morte di Bohli Kayes mentre si trovava in stato di arresto da parte dei Carabinieri di Riva Ligure non può che destare forte preoccupazione in quanti, come noi dell’Arci, si battono da sempre per il rispetto dei diritti e della legalità. Purtroppo anche in quest’occasione lo stesso sindacato di polizia che ha accolto come eroi gli assassini di Federico Aldrovandi non esita a strumentalizzare l’accaduto per rivendicare la sostanziale impunità per le forze dell’ordine. Di seguito il comunicato della presidenza di Arci Imperia, a cui ci associamo pienamente.

Imperia, 7 Agosto 2013

La presidenza provinciale dell’Arci di Imperia invita la cittadinanza a non restare indifferente rispetto alla vicenda tragica della morte di di Bohli Kayes, il cittadino tunisino di 36 anni rimasto ucciso a Riva Ligure nello scorso mese di giugno e per la cui morte sono indagati tre carabinieri.

Siamo preoccupati dalle parole del Procuratore di Sanremo Roberto Cavallone, dalle quali trapela forte inquietudine per la scarsa collaborazione dei militari all’inchiesta.

Bohli Kayes è stato dal 2007 utente dello Sportello giustizia “SP.IN.” coordinato dall’Arci a Sanremo, di cui aveva usufruito in conseguenza di alcuni precedenti penali: i nostri operatori e volontari conoscevano la sua triste storia di povertà e sacrifici, i suoi due figli e la moglie.

L’Arci è da sempre vicina agli operatori della sicurezza, impegnata insieme alle rappresentanze sindacali a promuovere iniziative di riflessione sul tema della cultura legalità democratica nelle scuole e nel mondo associativo, ma è altrettanto vigile nel monitorare le zone grigie, a denunciare quei fatti che mettono in dura sofferenza il rapporto fiduciario tra la collettività e le forze dell’ordine. Ricordiamoci che pochi giorni fa, il 19 luglio, un giovane senegalese è annegato nel Roya a Ventimiglia, per sfuggire all’inseguimento delle forze dell’ordine.

Nel pieno rispetto del corso dell’inchiesta e della legalità, auspichiamo pertanto la massima assunzione di responsabilità delle istituzioni affinché venga fatta piena luce sulla vicenda ed assicurata la verità e la giustizia su una storia che rischia ulteriormente di incrinare il rapporto di fiducia tra i cittadini ed i tutori della legge.

Siamo certi che la collaborazione con le forze inquirenti sia essenziale per dare una risposta ai cittadini, nel consentire la più scrupolosa chiarezza sull’accaduto.

Feli Delucis presidente di Arci imperia