Sabato 2 e Domenica 3 Novembre, il Circolo Arci Canaletto ha ospitato il meeting internazionale della coalizione Freedom Flotilla.   Il meeting internazionale della Coalizione Freedom Flotilla è un incontro a cui partecipano i rappresentanti delle diverse campagne presenti all’interno del coordinamento.  Per questa riunione  sono arrivati alla Spezia attivisti da Canada, Norvegia, Svezia, Libia, Francia, Spagna, Grecia e Turchia.

Obiettivo principale dell’incontro è stato l’aggiornamento sulla situazione delle diverse campagne, sullo stato dei progetti in corso e sulle missioni che ci vedranno impegnati nel prossimo futuro.  In particolare la campagna svedese ci ha aggiornati sullo stato dell’azione legale intrapresa nei confronti di Israele per l’abbordaggio in acque internazionali e la confisca del veliero Estelle, che attualmente si trova ancora nel porto israeliano di Ashdod.

Una parte consistente del meeting è stata  inoltre incentrata sul progetto in cui la coalizione è impegnata attualmente, l’Arca di Gaza, che consiste nella costruzione, già avviata, di un’ imbarcazione che salperà dal porto di Gaza City per esportare i prodotti palestinesi e concretizzare l’esercizio del diritto al commercio da parte dei produttori locali.

Arci La Spezia ha fatto  alcune domande a Sara Lorefice, attivista di Freedom Flotilla Italia.

Sara, l’anno scorso a Dicembre, sei stata a Gaza. Ci puoi raccontare un episodio che ha caratterizzato la tua visita? E cosa succede oggi a Gaza?

Sono stata a Gaza con la delegazione italiana Freedom Flotilla, a poche settimane dalla conclusione dell’ultimo attacco israeliano sulla striscia “Colonna di Difesa”, che ancora una volta aveva mietuto vittime civili, tra cui molti bambini e distrutto molte abitazioni. Quindi siamo stati a Gaza quando erano ancora freschi gli effetti del bombardamento israeliano.

Le storie umane da raccontare sarebbero tante, l’esperienza è stata infatti intensa ed emozionale, ma una sensazione che ho provato e che vorrei trasmettere è quella della mancanza di libertà, ovvero la sensazione, quando si è a Gaza, di essere imprigionati senza via di uscita, né via mare, né via terra.

Un giorno in poco tempo abbiamo percorso tutta la striscia passando da un’estremità all’altra, 45 kilometri di lunghezza, mentre la larghezza nel punto più stretto misura appena 6 kilometri. E pensi alla densità abitativa, alle persone che ci passano un’intera esistenza, senza poter esercitare il diritto più importante, quello alla libertà.

Dal passaggio l’anno scorso di Estelle nel nostro golfo, ad oggi quali sono le attività svolte e quali quelle in programma?

Le missioni di Freedom Flotilla si muovono attraverso azioni concrete tese a rompere via mare un assedio illegale imposto dai governi israeliani, che dal 2007 soffoca questa piccola striscia di terra. Nelle nostre missioni c’è il mare, che sicuramente simboleggia la libertà, c’è il viaggio di barche che hanno riempito le loro stive della solidarietà proveniente da ogni parte del mondo, c’è il messaggio verso i palestinesi che dice “non siete soli, noi ci siamo, e cerchiamo di raggiungervi”, e poi nelle nostre missioni, nel momento i cui le imbarcazioni vengono abbordate illegalmente in acque internazionali, con l’uso della violenza, arriva il momento della denuncia.  La denuncia delle politiche illegali israeliane, a partire appunto dall’assedio della Striscia di Gaza, dell’occupazione della Cis Giordania attraverso il controllo militare e la costruzione di sempre più numerose colonie, l’arresto e la detenzione di minori palestinesi, denunciata recentemente anche dall’Unicef e da Save the Children, insomma la violazione costante da parte del governo israeliano dei diritti umani del popolo palestinese. A tal proposito vorrei lanciare un appello alla partecipazione alla manifestazione di protesta che si terrà a Torino il 30 Novembre per esprimere il dissenso al vertice intergovernativo Italia Israele previsto nella stessa città per il 2 dicembre. Vertice volto al rafforzamento dei rapporti tra il nostro paese ed Israele che vedrà la presenza in Italia di Netanyahu. A tal proposito teniamo a chiarire che non si possono siglare accordi con paesi che non adempiono al pieno rispetto dei diritti umani.

Per maggiori informazioni vi invitiamo a visitare il sito www.freedomflotilla.it, oppure scrivere all’indirizzo mail flotilla.sp.ms@gmail.com