Firma per modificare la legge 243 che ha recepito il Fiscal Compact: Stop all’austerità, sì alla crescita, sì all’Europa del lavoro e di un nuovo sviluppo.

L”Italia e l’Europa continuano ad essere vittime delle politiche d’austerità, fatte di tagli indiscriminati dello stato sociale, d’assenza d’investimenti per il futuro delle imprese e dei giovani, di aumenti insostenibili della pressione fiscale. Ma l’austerità non è la soluzione dei problemi della crisi, piuttosto l’aggrava. Infatti, come conseguenze di queste politiche, dallo scoppio della crisi avvenuto in Italia a fine 2007:

  • la disoccupazione è più che raddoppiata e quasi un giovane su due è senza lavoro
  • il valore della ricchezza nazionale in questi anni s’è ampiamente ridotto
  • i conti pubblici sono peggiorati
  • quasi 3 milioni d’imprese sono state costrette a chiudere

 

Per queste tre ragioni firma per i 4 quesiti referendari che proponiamo

Quesito 1: Attuando il principio costituzionale dell’equilibrio del bilancio, il Governo ed il Parlamento non potranno stabilire obiettivi di bilancio più gravosi di quelli definiti in sede europea. In particolare, verranno abrogate quelle parti della legge che consentono d’andare aldilà degli obiettivi di bilancio dell’Unione.

Quesito 2: Si abroga la disposizione che prevede l’esatta “corrispondenza” tra il principio costituzionale di bilancio e l’ “obiettivo a medio termine” stabilito in Europa. Le normative europee non impongono l’assoluta coincidenza degli obiettivi di bilancio nazionale con l’ “obiettivo a medio termine” e prevedono margini di flessibilità che verrebbero ripristinati.

Quesito 3: Si abroga la norma che limita il ricorso all’indebitamento per realizzare operazioni finanziarie ai soli casi eccezionali stabiliti dalla legge, limite che non scaturisce dalla Costituzione né è imposto da impegni europei. Abrogando questo limite, si consentirà al nostro Paese di contrastare gli effetti della crisi con un maggior ventaglio di strumenti.

Quesito 4: L’attivazione obbligatoria ed automatica del cosiddetto “meccanismo di correzione” delle politiche di finanza pubblica avverrà soltanto quando previsto dall’Unione Europea, e non anche quando imposto da trattati internazionali.

Per maggiori informazione e scoprire gli appuntamenti dello “Stop austerità” andate sul sito: http://www.referendumstopausterita.it/