Dichiarazione congiunta di Walter Massa, presidente Arci Liguria, Feli De Lucis, presidente Arci Imperia e Matteo Lupi, Consiglio Direttivo Arci Imperia –

Venerdi 3 giugno, 136 migranti di nazionalità tunisina, tutti con regolare permesso di soggiorno, da settimane presenti nella cittadina di Ventimiglia, tra le ore 12 e le ore 16,30  hanno lasciato Ventimiglia per le diverse destinazioni individuate dalla Protezione Civile Regionale e dalla Regione Liguria.
Chiude così dopo 2 mesi il “Centro di Acoglienza di Bevera”, gestito dalla Croce Rossa Italiana in collaborazione con la Protezione Civile e l’indispensabile supporto di numerosi volontari di associazioni locali. Nella task force di queste settimane per gestire e coordinare le nuove destinazioni dei migranti, Arci Imperia e Arci Liguria hanno assunto un ruolo centrale.  A seguito del censimento effettuato, infatti, è stato possibile definire con esattezza il numero di tunisini decisi a rimanere in Italia e favorire un processo di inserimento nel programma di accoglienza della Regione Liguria.
Arci Imperia, sul territorio, ha svolto altresì un ruolo di mediazione culturale di straordinaria importanza: accompagnamento, consulenza e ascolto, queste le caratteristiche del moetodo di lavoro assunto nella gestione della situazione che ha avuto momenti di tensione ma anche momenti di importante e significativo incontro.
Ora il Centro è chiuso, i tunisini stanno raggiungendo le diverse sedi di destinazione per una accoglienza più’ strutturata e umana in sedi liguri e di altre regioni (Piemonte, Veneto ed altre regioni). Fanno sorridere oggi le dichiarazioni del Sindaco Scullino sui suoi meriti per questa risoluzione. Ma “il mondo e’ bello perche’ e’ vario” come diceva un vecchio detto. Sono ben altri coloro che hanno direttamente seguito sul terreno l’emergenza ed effettuato uno splendido lavoro di mediazione e di supporto continuo e costante anche – e spesso – contro le ire del primo cittadino di Ventimiglia.
Tuttavia, venendo a cose più’ serie, non ci è possibile nascondere anche delle preoccupazioni, così come più volte affermato, anche attraverso il comunicato congiunto Caritas Diocesana – Arci dello scorso 27 maggio: temiamo infatti che l’emergenza non sia definitivamente chiusa e che possa durare ancora diverse settimane: quasi ogni giorno arrivano a Ventimiglia nuovi migranti o ne rientrano dalla Francia. Come potranno essere accolte queste persone ora che il Centro è chiuso?

Ventimiglia, 6 giugno 2011