“Un ponte fra carcere e territorio per 1.728 detenuti delle sette carceri liguri”: così, concludendo i lavori del convegno di restituzione, Walter Massa, presidente di Arci Liguria ha sintetizzato l’innovativo progetto realizzato con Acli, Uisp e Provveditorato regionale alle carceri.

Dopo gli interventi dell’assessore alle Politiche Sociali della Regione Liguria, Lorena Rambaudi, e del provveditore regionale per l’Amministrazione Penitenziaria, Giovanni Salamone,i risultati del progetto sono stati presentati dal responsabile Giuliano Bellezza: 922 ore di corsi di joga, chitarra, percussioni, dj, scenografia, scuola calcio e pallavolo, corsi linguistici e per diventare arbitri sportivi.

Oltre 115.000 euro nel 2010 sono stati investiti nell’iniziativa, di cui 80.000 da parte della Regione Liguria. Nel 2011 altri 60.000 euro saranno investiti per accrescere le opportunità di socialità, gioco e cultura nelle carceri liguri.

La musica è stata al centro delle iniziative del progetto – finanziato dalla Regione Liguria – che è stato coordinato per Arci Liguria da Alfredo Simone.

Un apprezzatissimo corso di Percussioni, tenuto dall’insegnante Hamid Moumen, si è tenuto a Imperia – dove si è allestito anche un corso di pittura creativa con l’insegnante Anna Lisa Fontanin coadiuvata da volontari Arci Guernica, e un cineforum – e a Sanremo: il tutto con la regia di Serena Regazzoni.

Alla scuola Music Line, affiliata Arci, le iniziative genovesi curate da Sandra Bettio con il supporto della volontaria di servizio civile Vladia Ghillino. Il maestro Piero Spinelli ha tenuto il corso di canto corale moderno, a Pontedecimo, mentre quello di chitarra, a Marassi, è stato tenuto dal maestro Bruno Biggi. Sempre a Marassi si è realizzato anche un corso di Scenotecnica, tenuto dalla scenografa Laura Benzi, in collaborazione con l’associazione ‘Teatro necessario’ e col sostegno dell’assessora Milò Bertolotto che ha messo a disposizione due borse lavoro per gli allievi migliori del corso.

Il corso di guida all’ascolto – affidato al maestro Gianni Martini e che avrebbe dovuto svolgersi a Chiavari – non è stato realizzato per la tardiva concessione delle autorizzazioni da parte della direzione.

Marisa Ghersi, vicepresidente di Arci Savona, ha messo a frutto le sue molteplici capacità tenendo personalmente il corso di inglese nella struttura cittadina, citato entusiasticamente dal comandante della Polizia penitenziaria, Di Bisceglie, nel corso del convegno.

Ancora musica a La Spezia, con l’innovativo corso di di mixaggio audio organizzato da Valentina Marchetti e affidato a Cristian Pepe coadiuvato da un volontario di Arci Shake.

Molto belle le testimonianze dei due detenuti autorizzati a partecipare al convegno. Cristina, di Pontedecimo, ha raccontato come il gioco della pallavolo abbia aiutato le detenute a superare la tendenza a dividersi in gruppi secondo le differenti nazionalità.

Più drammatico il racconto della sua esperienza di vita di Antonio Bagnato, detenuto a La Spezia, passato in varie carceri liguri, fra suicidi e sovraffollamento, cambiamenti e crescite interiori, fra italiani e stranieri, fra giustizia e ingiustizia. Chi vuole può ascoltarla – nella sua disarmante sincerità e senza censure – andando al link che trovate di seguito

http://www.genovaogginotizie.it/cronaca-cronaca-locale/2011/3/21/news-14444/liguria-io-detenuto-la-spezia-vi-racconto-quant.html