Pubblichiamo volentieri l’articolo del compagno Marco Solimano, Responsabile Arci area Carceri (da Arcireport n. 30)

Nuovo slancio alla Campagna sulle 3 Leggi

di Marco Solimano*

È stato posticipato al 20 settembre il termine ultimo per inviare i moduli, debitamente firmati ed autenticati, relativi alla campagna nazionale Tre leggi. Le tre proposte hanno come obiettivo l’introduzione del reato specifico di tortura, maggiore democrazia ed umanizzazione all’interno delle carceri, la cancellazione degli articoli più ‘carcerogeni’ della legge Fini Giovanardi sulle droghe. La mobilitazione prodotta sui territori in questi mesi ha dato l’impressione che, dal punto di vista politico, avesse già raggiunto un suo peso e significato. Il recente decreto legge sulle carceri, oltre ad introdurre alcune piccole ma significative innovazioni, ha di fatto depotenziato la cosiddetta legge ex Cirielli, che inibiva la possibilità, per chi era recidivo per lo stesso reato, di poter chiedere alternative alla pena detentiva ed altri benefici previsti dall’ordinamento. Ma nei giorni scorsi, in sede di conversione parlamentare del decreto, al Senato ci si è trovati di fronte ad una vera e propria farsa orchestrata da PdL-Lega-Fratelli d’Italia e M5S. Sono stati di fatto cancellati tutti i miglioramenti introdotti dal decreto e la legge ex Cirielli è tornata integra al suo vecchio splendore. Un vero scandalo che ha trovato convergenze trasversali e che ha messo pesantemente in discussione quel che lo stesso Governo aveva adottato con il suo decreto legge. Allora la pressione su Governo e Parlamento deve aumentare e la campagna sulle tre Leggi deve trovare nuove energie, impegno e visibilità sino all’ultimo giorno possibile. La posta in gioco è altissima. In discussione c’è la qualità della nostra democrazia, la riconoscibilità e fruibilità dei diritti individuali e collettivi, il rispetto della dignità e dell’integrità delle persone detenute o ristrette in altri luoghi totali come OPG o CIE. L’Arci deve rinnovare ed intensificare il suo sforzo e la sua presenza nel tempo che rimane per la raccolta di firme, attivare luoghi di discussione e confronto, mobilitare le sue basi associative e dare un contributo decisivo e fondamentale per la riuscita della Campagna. Negli ultimi tempi anche i Giovani democratici, a livello nazionale, hanno aderito alla campagna così come altri partiti della sinistra italiana. Vanno costruiti luoghi e comitati sui territori, coinvolgendo associazioni locali, Cgil, Camere Penali e tutte le realtà che si muovono nel campo dei diritti e della detenzione. Un ultimo grande sforzo collettivo per riaffermare la centralità della persona e dei suoi inalienabili diritti, per contribuire a riformare il sistema sanzionatorio nel nostro Paese, per cancellare o limitare il peso di leggi che hanno creato una vera e propria devastazione nel nostro sistema giuridico e che hanno prodotto un drammatico sovraffollamento negli istituti penitenziari, come la Bossi Fini, il reato di immigrazione clandestina, la Fini Giovanardi, la ex Cirielli e i vari decreti sicurezza nel tempo varati. Questa campagna deve arrivare nel suo porto naturale, il Parlamento, nessuno si può assumere il rischio e la responsabilità di un suo fallimento, di un ulteriore slittamento o di una situazione di empasse. Tutti i moduli, debitamente firmati, autenticati e con allegato certificato elettorale dovranno essere inviati a: Unione delle Camere penali italiane, via del Banco di Santo Spirito 42, 00186 Roma.

* Responsabile Arci area Carceri