Un report di Walter Massa  della giornata di sabato 2 aprile trascorsa alla frontiera tra Italia e Francia per aggiornare su ciò che sta accadendo nella nostra Regione a proposito della situazione profughi tunisini.

Vi invio quindi un breve resoconto dopo la giornata trascorsa alla frontiera tra Italia e Francia – in quel di Ventimiglia – dove, insieme all’Arci imperiese abbiamo fatto il punto della situazione.

Eravamo in tanti dell’Arci – comprese le volontarie del Servizio Civile, ufficio migranti, Alessia, Giulia e Sara – e voglio ringraziare per l’impegno forte e costante i compagni imperiesi che stanno  davvero operando in condizioni difficili. Grazie quindi a Khaled, Giuseppe, Serena e Matteo per l’impegno sul campo e a Rachid che da subito si e’ messo a disposizione. Leggi il report di Alessia.

La situazione sembra meno drammatica di quello che raccontano le tv e i giornali dal punto di vista dell’ordine pubblico. Tra ieri e stamattina vi sono stati diversi passaggi dall’Italia e i passeur (francesi e italiani) si danno da fare durante le notti. I costi per il passaggio variano tra i 250 e i 500 euri…

Il comitato antirazzista imperiese, a cui Arci aderisce, si e’mosso da subito e bene, concordando una serie di interventi e di strumenti per affrontare l’improvvisa e massiccia presenza di cittadini tunisini. Si tratta soprattutto di ragazzi under 30 in cerca di un futuro diverso da quello che hanno vissuto fino ad oggi nel loro paese d’origine. Diversi di loro, oggi, chiedevano aiuto per rientrare, probabilmente esausti per le condizioni affrontate dal primo giorno di viaggio.

Devo dire che la collaborazione con forze dell’ordine e Comune e’ positiva e questo e’ un grande vantaggio almeno fino ad ora.

Questa mattina siamo stati – come Arci – presso la struttura di prima accoglienza organizzata dal Comune. Abbiamo visitato il centro (una ex caserma dei Vigili del Fuoco) in cui sono stati ricavati circa 150 posti letto. I pasti sono garantiti dal Comune stesso e dalla Caritas mentre la custodia (molto discreta) e’ della protezione civile e delle associazioni.

Nel pomeriggio, insieme all’avvocato  Laura Tartarini , dell’ASGI, abbiamo incontrato il Commissario Capo di Ventimiglia che, su mandato del Questore, ha ricevuto la nostra richiesta formale di rilascio di permessi di protezione umanitaria, come previsto dalle vigenti leggi.

Anche la manifestazione/presidio alla stazione di Ventimiglia dove si trovano circa 200 giovani tunisini e’ andata bene. Circa 250 manifestanti in tutto; qualche “colpo di teatro” dei centri sociali ma niente di più’. Il clima è stato tutto sommato buono nonostante il senso di abbandono che denunciano tutte le Istituzioni (forze dell’ordine comprese).

Tra le necessità evidenziate dai ragazzi tunisini va segnalato l’abbigliamento e, soprattutto, la possibilità di telefonare in patria per sentire i familiari. Ci siamo ovviamente attivati anche su questo.