Come ogni anno, saremo tutte e tutti in piazza Piazza Alimonda – dalle 15 alle 20 – per ricordare Carlo Giuliani. I provocatori del Coisp rispolverano la loro pagliacciata in cui si parla di estintori anche quest’anno, e questa volta tentando di coinvolgere il presidente di Arci Liguria, Walter Massa. Questo il comunicato di risposta del Coordinamento verso Genova 2011:  Il Coisp ha emesso un comunicato in merito al rifiuto del presidente di Arci Liguria, Walter Massa, di partecipare ad una loro iniziativa prevista per il 20 luglio.

Come é noto, Walter Massa fa parte del Coordinamento che gestisce le iniziative del Decennale del G8; coordinamento coeso e solidale che si esprime attraverso una sola voce, quella del portavoce.

Nel caso specificico, il Coordinamento non ritiene di dover rispondere al Coisp mentre considera doveroso verso la città ribadire alcuni punti.

Quelle che per il Coisp sono ‘vecchie polemiche’ per noi, e per tutti i cittadini che credono nella democrazia, costituiscono invece una ferita ancora aperta, anche per l’atteggiamento omertoso di alcuni esponenti delle Forze dell’Ordine coinvolti nei fatti di Genova 2001, quando si trattava di individuare gli agenti che si erano resi protagonisti di gravi reati, noti anche come ‘la macelleria messicana’ della Diaz, le torture di Bolzaneto e i pestaggi indiscriminati contro persone inermi.

Siamo assolutamente convinti che nelle Forze dell’Ordine ci siano moltissimi lavoratori onesti e corretti. Da sempre. Anche noi infatti da tempo, senza sbandierarlo ai quattro venti, stiamo alacremente lavorando per fare in modo che l’intera nostra città possa davvero voltare pagina rispetto a quei drammatici giorni. Il decennale, così come lo abbiamo voluto, ne é parte fondamentale. La storia di quei giorni, che ha infine trovato ampio riscontro nelle sentenze della magistratura,rimane però il nostro punto di partenza.

Infine, un’ultima breve considerazione. Walter Massa – nel quale riponiamo la più completa fiducia, frutto di anni di proficuo lavoro comune – ha declinato l’invito per le ragioni che ha esposto nell’intervista al TG3 citata anche a nome di tutto il Coordinamento. Non fa infatti parte del nostro patrimonio culturale fare e/o subire pressioni e condizionamenti da nessuno. Speriamo che anche i dirigenti del Coisp possano dire altrettanto.