Il presidente nazionale dell’associazione invita i propri circoli a “eliminare gradualmente i generi di intrattenimento che producono isolamento e sono lontani dai valori dell’aggregazione sociale”

FIRENZE – “Via i videopoker dai circoli Arci”. E’ l’auspicio di Paolo Beni, presidente nazionale dell’Arci, che intende mettere al bando questo genere di intrattenimento nelle case del popolo. “Non è un editto – spiega Beni – ma un graduale percorso di consapevolezza attraverso il quale intendiamo eliminare questo tipo di passatempo”. Il motivo? “I videopoker – afferma il presidente dell’Arci – sono in totale antitesi con i valori fondanti della nostra associazione: producono isolamento e non aggregazione; sono legali ma hanno forti controindicazioni sul piano sociale e culturale. Inoltre, talvolta costituiscono un veicolo inquietante di riciclaggio di denaro pubblico”. Eppure, nei circoli Arci, videopoker e affini riscuotono un grande successo visto che, spiega Beni, “spesso consentono al circolo di far cassa e di sopravvivere economicamente”.

La decisione di Paolo Beni non è maturata all’improvviso, ma è il frutto di “intensi momenti di discussione all’interno dell’associazione, come quello all’ultimo congresso nazionale”. Una scelta, quella di eliminare i videopoker dalle case del popolo, rafforzata all’indomani del provvedimento preso da Marco Giuliani, presidente provinciale dell’Arci Grosseto, che ha deciso di eliminare i videopoker e le slot machine dai circoli del proprio territorio (circa 50).

“L’eliminazione dei videopoker – conclude Beni – è uno degli interventi che rientra nel codice etico dei circoli Arci. Vogliamo rendere operativa questa decisione, altrimenti predichiamo bene ma agiamo male”.