Mancano poche ore all’appuntamento con le celebrazioni per il 25 aprile, data fondamentale per la storia della nostra democrazia, che probabilmente mai come quest’anno assume un significato del tutto particolare per lo straordinario momento che stiamo vivendo da marzo in poi.
È da sempre la festa del popolo che ha saputo reagire agli orrori del nazifascismo e restituire la libertà al Paese, con il sacrificio di tante e tanti protagonisti della Resistenza che anche oggi, a distanza di settantacinque anni, vogliamo ricordare e ringraziare per averci permesso di godere dei diritti attuali.
Lo sappiamo, non potremo farlo nelle piazze, nelle strade, presso i monumenti e i cippi, pietre miliari del cammino delle tante storie umane legate a quella eccezionale esperienza. Non potremo ascoltare le orazioni e festeggiarlo nei tanti momenti che i nostri circoli sono soliti organizzare, per riaffermare insieme l’importanza della memoria e dell’impegno per la conservazione e trasmissione di quei valori condivisi che puntualmente qualcuno pensa di poter mettere in discussione. E non potremo farlo con la stessa consapevole gioia alla quale siamo abituati perché il pensiero va a chi in queste settimane ci ha lasciato, in molti casi persone che hanno contribuito alle vicende di quei giorni e che hanno dato tanto all’associazione.
Il distanziamento fisico al quale siamo obbligati ci costringe a vivere in modo diverso i momenti di aggregazione e di socialità ma affinché sia sempre un 25 aprile antifascista, di speranza e di fratellanza proveremo comunque a riunirci, seppure via web, per un racconto corale di quella che è stata la Resistenza in Liguria. Dalle 9 in poi, attraverso la pagina Facebook e il canale Youtube di ARCI Liguria, con il contributo di tutti i comitati territoriali, vivremo insieme la festa della Liberazione con interventi in diretta, video e interviste per ascoltare la voce di partigiane e partigiani, letture e momenti dedicati ai più piccoli, suoni e canti di libertà. Un lungo racconto da scrivere grazie ai circoli che in queste ore sarebbero stati impegnati nella preparazione della giornata, per ricordare quegli avvenimenti con i quali in molti casi sono strettamente legati.
Fino a poco tempo fa non avremmo mai immaginato celebrazioni tanto irrituali di questo appuntamento ma nell’emergenza abbiamo dovuto ripensare anche le modalità con le quali provare a dare continuità, per quanto possibile, al nostro agire quotidiano. Gli spazi associativi sono chiusi e le tradizionali attività sociali sospese: emerge così con forza ancora maggiore l’importanza delle nostre basi associative nei quartieri e nei paesi, luoghi ed esperienze di promozione sociale, mutuo soccorso, solidarietà e volontariato. E in molti casi si è deciso di resistere a questa emergenza mantenendo il proprio ruolo di presidio per la comunità con iniziative di solidarietà avviate fin da subito e che ancora oggi sono in corso.

Proprio per sostenere concretamente lo sforzo e la resistenza che i dirigenti e soci Arci sul territorio ligure stanno compiendo, come presidenza regionale abbiamo deciso di affrontare questa situazione straordinaria agendo su due piani: affrontare il presente e pensare al futuro.
Nel primo ambito abbiamo messo in atto una serie di azioni concrete di supporto ai comitati territoriali e ai circoli coinvolgendo tutti i consulenti fiscali e legali per la condivisione di note e indicazioni utili derivanti dai provvedimenti legislativi in corso. A breve sarà online sul nostro sito un Vademecum per comitati e circoli per affrontare l’emergenza, con indicazioni relative a rapporti di lavoro, misure fiscali, accesso a fondi possibili, ecc. Si tratta di un lavoro da considerare in aggiornamento continuo, legato a possibili ulteriori iniziative di livello nazionale e regionale.
Per quanto riguarda il futuro, pur con tutta l’incertezza possibile, stiamo valutando una serie di iniziative da porre in essere all’interno del mondo Arci, ovviamente con il supporto concreto del nazionale, e siamo impegnati nel dialogo con vari interlocutori economici e politici quali la Regione Liguria, anche attraverso il lavoro del Forum del Terzo Settore, per individuare ulteriori risorse e possibilità di aiuto concreto per le nostre realtà associative, duramente colpite dalla crisi.
Tra queste, è nostra intenzione lanciare una campagna di raccolta fondi a livello regionale per supportare il Fondo di garanzia Circoli Arci Liguria per sostenere le basi associative Arci in Liguria in un’operazione concreta di mutuo soccorso.
Dal 25 marzo, inoltre, abbiamo aderito alla campagna “Resistenza Virale” promossa da Arci nazionale inaugurando una programmazione pressoché quotidiana di dirette trasmesse dalla pagina Facebook del comitato. Questi appuntamenti, che hanno preso il nome di “Resistenza Virale in Liguria” provano a raccontare con il nostro sguardo quello che avviene in questa fase e avviare una riflessione sul “post crisi”.

Ecco, quella del 25 aprile sarà una intera giornata di Resistenza Virale in Liguria dedicata a chi scelse la lotta per la libertà e la democrazia, un viaggio per conoscere storie, persone, esempi e luoghi di un passato sempre attuale e necessario per la costruzione di un mondo migliore.

Francesco Marchese, presidente Arci Liguria