Arci Liguria ribadisce la più convinta e ferma solidarietà al movimento No Tav e condivide il dolore e la preoccupazione per le condizioni di salute di Luca Abbà. Questa la dichiarazione di Paolo Beni, presidente nazionale Arci e Gabriele Moroni, presidente Arci Valle Susa.

Quanto accaduto ieri mattina a Luca Abbà, uno dei più attivi esponenti del movimento No Tav, carica di drammaticità una vicenda che impone a tutti un ulteriore sforzo di riflessione e di assunzione di senso di responsabilità.

Il nostro pensiero va subito a Luca, con la speranza che possa farcela nonostante la gravità del trauma subito.

Ma poi negli occhi tornano le immagini della grande e pacifica manifestazione di sabato: migliaia di donne e uomini, una intera comunità che torna a mobilitarsi per chiedere di essere ascoltata, di fermare un’opera che appare sempre più insensata per i costi ora anche umani che comporta.

Di fronte, la cieca determinazione ad andare avanti, in un muro contro muro che fa male, alla vita delle persone, oltre che alla fiducia nella possibilità di una democrazia partecipata.

Il Governo fermi gli espropri e il cantiere e proceda a smilitarizzare la Val di Susa, solo così sarà possibile dare spazio in modo credibile ad “una forte riflessione e molto dialogo”, come auspica oggi il Ministro dell’Interno Annamaria Cancellieri.

Altre strade non ce ne sono per evitare che il conflitto si esasperi sempre più e una comunità si senta del tutto espropriata del diritto a decidere del proprio futuro.

Roma, 28 febbraio 2012