(La Repubblica, 08/02/12) –

LA MOBILITAZIONE
La campagna "L'Italia sono anch'io" ancora un mese per raccogliere firme - 

di CARLO CIAVONI

ROMA – Il 6 marzo prossimo – esattamente fra un mese – la campagna L’Italia sono anch’io 1avrà il suo momento clou perché sarà l’ultimo giorno utile per la presentazione delle due proposte di legge di iniziativa popolare per la revisione delle norme sulla cittadinanza (la legge 91 del 1992) e per il diritto al voto alle elezioni amministrative per gli immigrati residenti in Italia da almeno 5 anni. Al Comitato promotore, presieduto dal sindaco di Reggio Emilia, Graziano Del Rio (che è anche presidente dell’Anci 2, Associazione Comuni d’Italia) si intensifica il lavoro di raccolta delle firme provenienti dalle centinaia di gruppi e associazioni sparsi in tutta la Penisola e animati da migliaia di volontari.

Le firme raccolte. Filippo Miraglia, che per l’Arci segue gli sviluppi della campagna, parla con ottimismo dell’esito della raccolta delle firme. “Abbiamo già largamente superato le 50 mila necessarie. A dircelo sono le persone impegnate in questo lavoro dai quali abbiamo appreso che il numero complessivo ormai è vicino alle 70 mila unità. Resta solo da superare il problema tecnico-burocratico della spedizione delle stesse firme, che prima devono essere sottoposte al controllo nei comuni dove sono state raccolte, per verificarfe l’iscrizione alle liste elettorali delle persone che hanno aderito alla Campagna”. Una iniziativa nata solo qualche mese fa, nel corso del meeting internazionale di Cecina dedicato all’antirazzismo, al culmine di un dibattito fra le numerose associazioni che da anni si occupano dei diritti degli immigrati.

Un obiettivo chiaro e di civiltà. “L’intenzione – aggiunge Filippo Miraglia – è stata quella di far uscire il tema dell’immigrazione dalla sua dall’angustia dell’ordine pubblico e dalla disputa ideologica, per spostare invece l’attenzione sui problemi di vita quotidiana di un numero ben maggiore di persone, è cioè dei quasi 5 milioni di immigrati che vivono e lavorano in questo Paese. La scelta dell’Arci e delle altre 19 associazione che compongono il Comitato de L’Italia sono anch’io e stata quindi quella di rivolgersi direttamente alla gente, attraverso la mobilitazione territoriale, su un obiettivo di civiltà chiaro e limpido: far sì che i figli degli immigrati nati in Italia siano cittadini italiani a tutti gli effetti da subito e che lgli stranieri residenti da 5 anni possano quanto meno votare alle elezioni amministrative”.

Le raccomandazioni. Ad operazione conclusa, il Comitato presieduto dal sindaco Del Rio porterà all’Ufficio Elettorale della Camera i plichi con le firme raccolte. Nel frattempo, il coordinamento nazionale ricorda ai comitati territoriali e alle segreterie comunali che i moduli compilati devono essere spediti al più presto alla sede nazionale della CGIL, Ufficio Immigrazione – Campagna L’Italia Sono Anch’io, Corso Italia 25, 00198, Roma – e devono essere già corredati della certificazione elettorale, proprio per facilitare il lavoro di verifica delle firme ricevute. Si ricorda, inotre, che per quanto riguarda i firmatari non residenti, i comitati territoriali devono provvedere direttamente alla richiesta dei certificati elettorali ai Comuni di appartenenza e al loro inserimento nei moduli con le firme, prima di spedire il tutto alla CGIL nazionale. La scadenza ultima è fissata per lunedì 20 febbraio.