Il regolamento sugli enti esonerati dal pagamento dell’Imu, al di là delle intenzioni, sembra, purtroppo, inserirsi coerentemente nell’attacco lanciato dal precedente governo contro l’associazionismo e ilo mondo ‘non profit’. “Il regolamento convertito in legge nei giorni scorsi – come si sottolinea nel documento diffuso unitariamente da oltre 60 associazioni nazionali- ha risolto la questione nel modo peggiore, lasciando intollerabili margini di incertezza che penalizzano fortemente le organizzazioni non profit.”

Accanto ai requisiti previsti dalla normativa civilistica e tributaria per determinare la natura di enti non commerciali – divieto di distribuire utili, obbligo di reinvestire gli eventuali utili per scopi di solidarietà sociale, etc. – si introducono infatti criteri in palese contrasto con la normativa in vigore.

Il Forum del Terzo Settore, che aveva chiesto regole chiare ed eque, si è trovato invece di fronte “a una normativa vaga, incoerente, inutilmente persecutoria nei confronti di meritevoli attività sociali, destinata ad alimentare infiniti contenziosi e soprattutto a creare gravi difficoltà al mondo del non profit.”

In sostanza, sottolinea il documento del Forum, “Si stravolge la relazione fra attività istituzionali e commerciali degli enti non profit finora consolidata e sancita dalle norme, operando un sovvertimento delle regole senza alcun confronto preventivo e per giunta con effetti retroattivi”.

In sostanza nel regolamento varato si introducono elementi che vorrebbero essere innovativi ma in realtà sembrano tradire una superficiale conoscenza del mondo dell’associazionismo e del volontariato. “Che senso ha parlare di corrispettivi di “importo simbolico” e, comunque, “non superiori alla metà dei corrispettivi medi previsti per analoghe attività svolte con modalità concorrenziali” nel caso di enti che non operano in regime di mercato?” – si domandano gli estensori del documento del Forum che sottolineano: “Si introduce un’astrusa nozione di mercato che non ha alcuna collocazione nel mondo del non profit, nel quale le attività economiche di autofinanziamento sono indirizzate esclusivamente al conseguimento dei fini istituzionali.

É del tutto improprio invocare la normativa europea in materia di concorrenza al riguardo di organizzazioni sociali che operano palesemente fuori da ogni logica di profitto, caricandosi altresì di maggiori oneri nell’interesse generale della comunità sociale grazie all’impegno dei loro volontari.”

Il mondo del ‘non profit’ in Italia (oltre 235.000 organizzazioni, circa 750.000 lavoratori retribuiti e oltre 3 milioni di volontari)n contribuisce al 5% del pil nazionale e fornisce servizi fondamentali ai cittadini: dalle mense sociali ai dormitori, dall’assistenza alle persone con disabilità alla cura degli anziani, dalla protezione civile alla difesa del patrimonio culturale, dalla promozione della pratica sportiva per tutti ai centri di aggregazione e socialità.

Di fronte ad una ingiustizia intollerabile, ed è anche una scelta miope da parte dello Stato – perché le risorse dell’Imu a cui rinuncerebbe sono ampiamente compensate dai benefici sociali prodotti da tali attività – le organizzazioni aderenti al Forum nazionale del Terzo Settore continueranno la mobilitazione perseguendo con determinazione l’obbiettivo di cambiare radicalmente queste norme ingiuste e sbagliate, che rischiano di mortificare un patrimonio civile che rappresenta una ricchezza di tutto il Paese.

 

Queste le associazioni aderenti al Forum Nazionale del Terzo Settore:

 

A.S.I.C.I.A.O. – ACLI – ACSI – ActionAid International – ADA Nazionale – ADICONSUM – AGCI Solidarietà – AGe – AGESCI – AIBI – AICS – AISM – ANBIMA – ANCC-COOP – ANCESCAO – ANCOS – ANFFAS – ANOLF – ANPAS – ANSI – ANTEAS – APICI – ARCI – Arci Servizio Civile – ARCIGAY – arciragazzi – Associazione Ambiente e Lavoro – Associazione Santa Lucia – AUPTEL – AUSER – AVIS – CDO Opere Sociali – CIPSI – Cittadinanzattiva – CNCA – CNESC – COCIS – Comunità di Capodarco – Comunità Emmanuel – Confederazione Nazionale Misericordie d’Italia – CSI – CTG – CTS – EMMAUS ITALIA – ETSI – EVAN – Fairtrade Italia – Federazione SCS/CNOS – Federconsumatori – Federsolidarietà-Confcooperative – FENALC – FIDAS – FIMIV – FISH – FITeL – FITUS – FOCSIV – Fondazione ANT Italia – Fondazione Exodus – La Gabbianella – Legacoopsociali – Legambiente – LINK 2007 – MCL – MODAVI – MoVI – Movimento Consumatori – PGS – PROCIV-ARCI – Touring Club Italiano – UIC – UISP – UNPLI – USAcli