La  legge di stabilità che il  governo Berlusconi ha depositato prosegue il suo iter.  In quella proposta il fondo per il scn viene ridotto a 68 milioni nel 2012 (erano 113 quelli previsti), 76 nel 2013 e 83 nel 2014. Con questo taglio è a rischio la linea di galleggiamento del servizio civile stesso.
Alcune organizzazioni (Sbilanciamoci, Forum del Terzo Settore, CNESC) e i rappresentanti dei giovani in servizio si sono  incontrati nei giorni scorsi.
Si è valutato di operarare su più livelli.  Quello della comunicazione esterna soprattutto chiedendo ai giovani stessi di mandare lettere ai giornali, agganciandosi anche alle positive reazioni alle
mobilitazioni dei giovani in Liguria e ai parlamentari per denunciare la situazione
e chiedere il rifinanziamento del fondo. Quello della denuncia puntuale ai componenti delle commissioni bilancio di
Senato e Camera sostenendo l’emendamento presentato da Della Seta, Ferrante
e altri che trovate in allegato  per ristabilire i finanziamenti e contro
l’emendamento Compagna (PDL).
Quello della richiesta di incontri con parlamentari di tutti i partiti.

L’obiettivo immediato è quindi quello di far sentire la nostra voce per reagire ai
tagli, ma il periodo è complicato.

Per questo la valutazione di fondo è rilanciare il tema del servizio civile con
un appello che per le nostre discussioni interne può apparire generico ma
che serve a coinvolgere il numero più ampio di soggetti sociali e istituzionali
come base per la probabile campagna elettorale e comunque per aggregare
interesse su alcune linee culturali di fondo.
Trovate anche il testo di questo appello su cui raccogliere le più vaste adesioni
che vanno comunicate sul sito
http://www.petizionionline.it/petizione/non-tagliate-il-futuro-dellitalia/5487
già attivo specificando anche il nome dell’associazione o del progetto svolto.   Diamoci da fare. I giovani che ho visto così operosi e generosi  nella nostra città in questi giorni (e tra loro tanti volontari/e  vecchi e nuovi del servizio civile) meritano che si faccia qualcosa per loro. E la difesa del servizio civile è una delle cose che dobbiamo continuare a fare. Personalmente sento sia un mio dovere morale. Quindi vi chiedo di firmare la petizione  e di farla girare. Sandra Bettio Arci servizio Civile