Ciao a tutti, vi invio questa mail che mio figlio Matteo ha mandato.
Sono sicura che tutti noi siamo in grado di percepire cosa sta realmente accadendo, cosa si sta muovendo e verso cosa, molto oltre ai fenomeni che occhi ed orecchi vedono e sentono.
Ho parlato più volte con Matteo mentre si svolgevano i fatti che lui e il video descrivono, anche durante quelli più crudi…
potete immaginare una mamma che sente per telefono ciò che sta accadendo…
ma mio figlio, al centro di quella piazza, era esattamente dove avrei voluto che fosse in quel momento, ed io ero là con lui e tutti gli altri, ed ero certa fosse al sicuro.
Mando a voi tutto questo, e vi chiedo sinceramente il poco tempo che la lettura e la visione richiedono, perchè so che voi tutti percepite come me cosa tutto questo significhi…
Condividetelo, se ritenete, anche solo con i vostri figli.
Vi abbraccio
Anna


Ciao a tutti,

ci sono persone con le quali é da molto tempo che non parlo, con altre ho parlato pochi giorni fa, ma vorrei condividere con tutti voi quanto sta succedendo nelle ultime settimane.
Di forma spontanea e solo in conseguenza ad una manifestazione avvenuta 2 settimane fa in tutta Spagna, stiamo assistendo e stiamo vivendo un avvenimento quanto meno insolito. I mezzi di telecomunicazione classici raccontano ciò che vogliono, spesso condendo il tutto di sensazionalismo e giudizi che cambiano come cambia il vento; invio questa mail perché ritengo sia doveroso iniziare a fornire informazione vera, reale, di prima mano. Qui di seguito troverete un link ad un video pubblicato in rete. Io l’ho visto ed ho deciso di rinviarlo, perché penso riassuma in forma estremamente veritiera ciò che sta accadendo. Io sto vivendo personalmente da piú di una settimana ciò che qui si racconta. Venerdì 27 di maggio mi sono svegliato ed é arrivata la polizia. Ho visto. Ho sentito. Ho pianto.

Non si tratta di dar ragione o torto, non si tratta di giudicare. Non é per fare simpatia, o per invogliare nessuno ad unirsi. Ma almeno saperlo. Questo si. Almeno si deve sapere perché dormiamo da due settimane per terra a 20 minuti da casa nostra, perché ci svegliamo all’alba, doccia e poi a lavorare, perché passiamo ore imparando una nuova forma di costruire, insieme, tutti uguali.
Stessi diritti, stessi poteri. Non sono utopici futuri ciò di cui si parla. Si parla di equiparare il mondo politico al mondo di qualunque altro lavoratore, si parla di abolire privilegi feudali, si parla di trovare, insieme, alternative reali a problemi reali.

Abbiamo una mente: usiamola. Abbiamo un cuore: usiamolo. Abbiamo voglia di un mondo migliore: facciamolo. Non ci cadrà dal cielo, nessuno ci regalerà un mondo migliore, siamo noi a creare il nostro mondo, ogni mattina in cui ci alziamo dal letto.

Parafrasando uno degli stupendi pensieri che ho avuto il privilegio di leggere in questi giorni, “magari mio figlio non vivrà in un mondo migliore, magari tutto questo non servirà a niente, ma guardandolo negli occhi voglio potergli dire di aver fatto tutto il possibile”

Chiedo scusa se sono prolisso e noioso, ma il cambiamento da interno si propaga sempre più verso l’esterno. Questo é solo un granello di sabbia, parlandone, raccontandolo in ufficio, o al vicino, anche solo leggendo queste righe ognuno di voi sta apportando il suo granello di sabbia

Ringrazio e voglio bene ad ognuno di voi

Matteo,

Barcellona, 1 di Giugno 2001