Di influenza suina, nel 2009, i telegiornali hanno parlato per 9 mesi, diffondendo un totale di 1.337 notizie. Ma delle cosiddette ”malattie tropicali dimenticate”, come la leishmaniosi viscerale o kala-azar, la malattia del sonno, la Chagas e l’ulcera di Buruli (sono 400 milioni le persone a rischio), non si è detto nulla. Zero notizie.

La denuncia parte da Medici Senza frontiere (Msf) che con Arci Liguria, LUNEDÌ 6 DICEMBRE ore 18  presenta a Genova – Libreria Feltrinelli, via Ceccardi 16, il rapporto annuale ”Le crisi umanitarie dimenticate dai media nel 2009”.

  • Afghanistan: la politica degli aiuti impedisce a molti civili l’accesso all’assistenza umanitaria
  • AIDS: i finanziamenti sono bloccati nonostante milioni di persone ne abbiano bisogno
  • Repubblica Democratica del Congo: il clima di violenza non dà tregua ai civili nelle regioni orientali
  • Malnutrizione infantile: i fondi assolutamente inadeguati minano i risultati ottenuti nel trattamento di questa malattia
  • Malattie dimenticate: la scarsità di fondi investiti nella ricerca e sviluppo e nella diffusione nel trattamento dei pazienti
  • Pakistan: Civili intrappolati nella violenza
  • Somalia: civili in trappola tra violenza e mancanza di accesso alle cure
  • Sri Lanka: migliaia di feriti nell’ultimo atto di una guerra che infiamma il Paese da più di 10 anni
  • Sudan: condizioni drammatiche per le popolazioni del Sudan meridionale e del Darfur
  • Yemen: civili intrappolati in una guerra brutale nella parte settentrionale del Paese

Sulla base di un’analisi quantitativa e qualitativa, condotta dall’Osservatorio di Pavia, dello spazio dedicato dai telegiornali Rai e Mediaset alle crisi umanitarie, Msf ha stilato una classifica delle emergenze meno affrontate dai media nel 2009: al primo posto le malattie dimenticate.

A seguire i conflitti nella Repubblica Democratica del Congo (7 notizie), nello Sri Lanka (53) e nello Yemen (54). Si è parlato poco anche della mancanza di finanziamenti per la lotta contro l’Aids (77), della crisi umanitaria in Sudan (112) e degli scarsi fondi contro la malnutrizione (116). Insufficiente anche l’informazione sulle violenze subite dalle popolazioni del Pakistan (225), della Somalia (293) e dell’Afghanistan (1.632 notizie, ma riguardanti per lo più la missione militare italiana e i rapporti con gli Stati Uniti).

Tutto questo, osserva l’organizzazione, mentre i servizi sui saldi sono stati 112 e quelli su tre mesi di caldo 246. In generale queste crisi umanitarie hanno coperto solo il 6% del totale delle notizie (5.216 su 82.788), ”un dato identico a quello del 2008 – afferma Msf – ma sempre in linea con il calo di attenzione prestato alle aree di crisi in questi anni: il 10% nel 2006 e l’8% nel 2007.

La tendenza dei tg è quella di interessarsi poco o nulla ai processi complessi delle crisi, privilegiando invece fatti straordinari e limitati nel tempo”. ”Un’informazione esaustiva è il primo passo per Msf, che da sempre crede nella testimonianza – spiega Kostas Moschochoritis, direttore generale di Msf – ai mezzi di informazione chiediamo di parlare delle crisi umanitarie in modo costante; all’opinione pubblica di mobilitarsi per fare pressione perche’ questo avvenga davvero”.