Cosa significa essere un creativo, nel fantastico mondo della creatività?

Significa, per esempio:

  • Sentirsi chiedere, anche a fine allestimento della mostra più importante della terra: “Scusa, ma poi… Cosa fai di lavoro, veramente?”.
  • Leggere lo smarrimento sul volto della madre dell’amico musicista, quando – per l’ennesima volta – il portiere le chiede: “Ma dove va sempre suo figlio, che viaggia tanto con quel coso sulla schiena? Non trova un impiego normale, eh?”
  • Essere giovane fino (almeno) a 40 anni = vedersi proporre il primo, vero contratto a pochi anni dalla pensione, che – quindi – non arriverà mai.
  • Esporsi a sfruttamenti indicibili (stile servi del design: si sa, i progettisti non dormono, MAI).
    Temere, costantemente, che qualcuno ti ‘rubi’ qualcosa: gli strumenti, le cose, i progetti, le idee! Salvo, poi, per farsi una carriera, lavorare gratis per anni e – quindi – regalare tutto, prima che te lo rubino.
  • Sapere di dovere stare al passo col reale, che ci offre possibilità solo se stiamo connessi, se diventiamo pubblici, se condividiamo, se postiamo, se twittiamo (bene).

Insomma, pare inutile confessarlo, appartengo al magico mondo degli artisti. E vivo, da anni anche come operatore, il mondo della creatività e della promozione di cultura.
Nel tempo, sulla mia pelle creativa, ho imparato che:

  • vi sono strumenti, che rendono più semplice il lavoro di chi produce opere;
  • esistono licenze e simili, che – a costo zero, o quasi – tutelano l’autorialità;
  • molte associazioni e progetti rendono gli autori, protagonisti di reti etiche e internazionali;
  • tutto un ambito della giurisprudenza, considera danzare o scrivere musica un mestiere, serio;
  • che anche la cultura non solo usa parole trendy, bensì produce cose meravigliose dai nomi ‘giovani’: documenti, free; progetti, open; ecc.

Il portale Diritti Creativi nasce dalla volontà di mettere al servizio i contenuti scoperti, diffondere ‘pasionariamente’ la politica della cultura libera e condivisa, dare spunti per progettualità future, fornire strumenti tecnici in forma gratuita. Grazie all’impegno di Arci Liguria, con Arci Nazionale e il circolo A-POIS, Diritti Creativi pone in relazione le necessità degli artisti, con le competenze degli avvocati di e-Lex.

Da quando è stato creato, il portale ha ricevuto centinaia di richieste, funzionando da primo intervento, talvolta, anche per questioni davvero delicate. Inizialmente, le domande sono state legate alle sempre spinose questioni SIAE, alla diffusione e alla tutela di musica, film, ecc. Poco alla volta, però, sono iniziate ad arrivare domande riguardanti la scrittura, il teatro, la danza, la traduzione, i contratti di lavoro, i plagi, le copie, praticamente qualsiasi cosa.

Promuovere cultura libera e diffondere la cultura dei diritti, tra e per i creativi, significa – però – fornire strumenti sempre più attuali. Per questo motivo, il portale – il 19 e 20 giugno, a Genova – diventa anche un evento pubblico, uno scambio vis-à-vis: con #DirittiCreativiTalk, un incontro-laboratorio, implementa i propri contenuti, incontra nuovi compagni di viaggio, fornisce ulteriori spunti di conversazione e azione e genera nuove autonomie.

Devo chiudere dicendo che vi aspetto? Torno a pubblicare quesiti e risposte. A venerdì.