La Ciclistica è nata nel 1918, fondata da operai e portuali per indirizzare i giovani allo sport. Negli anni del fascismo e della guerra è diventata un punto di incontro degli antifascisti della zona, prendendo il nome “La Tana” proprio perché rifugio di partigiani. Infine, si è trasformata in un circolo Arci. Nel tempo ha mantenuto la sua vocazione sociale alternando negli anni all’organizzazione di attività sportive e di divertimento appuntamenti di approfondimento sociale e culturale,

La Ciclistica rappresenta la storia di un quartiere che nel secolo scorso ha visto le lotte partigiane, il sorgere delle fabbriche, che per molto tempo hanno portato gli operai che da tutta Italia giungevano per migliorare la propria situazione economica e della famiglia, il boom economico e i diversi cicli economici che la città ha conosciuto.

È la storia del quartiere che cambia e dei nuovi lavoratori che, come nel passato, arrivano da ogni parte del mondo per migliorare la propria situazione economica e quella della famiglia.

Dall’ottobre 2004 il Circolo Arci La Ciclistica è sede di uno degli sportelli di cittadinanza per migranti di Arci Solidarietà Genova, che, nello specifico, promuove servizi e progetti per migranti centrati sulla persona con l’obiettivo di informare, sostenere, tutelare, promuovere l’autonomia e favorire l’empowerment, con un approccio interculturale e intersezionale.

Tutte queste caratteristiche, quelle più recenti e quelle più lontane, insieme alla sua posizione strategica all’interno di un quartiere molto popolato e anche facilmente raggiungibile, dove forte e la presenza di cittadini con background migratorio che necessitano di accompagnamento alla ricerca del lavoro e di facilitazione all’accesso ai servizi del territorio hanno fatto del Circolo La Ciclistica la sede ideale per il progetto Competenze Inclusive.

Lo sportello è aperto tutti i mercoledì con orario 9:00 – 13:00.

Competenze Inclusive è un progetto sostenuto con i fondi Otto per Mille Valdese che ha l’obiettivo di sostenere l’inclusione sociale e lavorativa dei cittadini di Paesi terzi attraverso la creazione di un network di orientamento regionale.