Le violenze della polizia e gli immotivati arresti di massa dei no global inerti e innocenti, hanno «gettato discredito sulla Nazione agli occhi del mondo intero». Lo sottolinea la Cassazione nelle motivazioni, appena depositate, della sentenza sulla “Diaz” che ha decapitato i vertici della polizia.
I magistrati della Cassazione svelano pure che ad “esortare” i suoi funzionari “ad eseguire arresti”, fu proprio Giovanni De Gennaro, allora capo della Polizia: una strategia per riscattare l’immagine della Polizia dalle accuse di inerzia.
La Cassazione, nelle motivazioni del processo ‘Diaz’ evidenzia, come già fatto dalla Corte d’Appello di Genova, ”l’odiosità del comportamento” dei vertici di comando. ”Di chi, in posizione di comando a diversi livelli come i funzionari – è scritto – una volta preso atto che l’esito della perquisizione si era risolto nell’ingiustificabile massacro dei residenti nella scuola, invece di isolare ed emarginare i violenti denunciandoli, dissociandosi così da una condotta che aveva gettato discredito sulla Nazione agli occhi del mondo intero e di rimettere in liberta’ gli arrestati, avevano scelto di persistere negli arresti creando una serie di false circostanze’‘.In sostanza si trattò di falsi verbali ”funzionali a sostenere così gravi accuse da giustificare un arresto di massa”. Ed avevano formulato le accuse ”in modo logico e coerente, tanto da indurre i pubblici ministeri a chiedere, e ottenere seppure in parte, la convalida degli arresti’‘.