E’ sempre più difficile augurare buon primo maggio, festa dei lavoratori,  in un paese che ha un tasso di disoccupazione dell’8,9% – con un giovane su tre senza lavoro – e livelli retributivi che dal 2005 ad oggi sono aumentati del 3,3%,contro il +29,4% della Spagna, dal +22% del Portogallo, paesi non certo in condizioni floride. Senza dimenticare il dramma dei morti sul/di lavoro, per cui l’Italia è sotto processo davanti all’Unione Europea.

Ci sono poi i pensionati: su 16,7 milioni di pensionati, il 14,4% riceve meno di 500 euro mensili; il 31% tra 500 e 1.000 euro e il 23,5% tra 1.000 e 1.500 euro.

Ma pensiamo che anche in un momento come questo sia doveroso augurare a tutte e tutti un buon primo maggio come messaggio di solidarietà e impegno al fianco di quanti lottano per avere un posto di lavoro e quanti si battono per difenderlo.  Il 25 aprile abbiamo reso onore a quanti sono caduti per la libertà nel nostro paese, ma anche per costruire un’Italia diversa da quella in cui ci ritroviamo.

Il nostro augurio è quindi di un buon primo maggio di festa e meritato riposo a cui seguano tanti “25 aprile” nei luoghi di lavoro, nelle scuole, e in tutto il paese.

Arci Liguria si prende qualche giorno di riposo e riapre i suoi uffici mercoled’ 2 maggio.