Il 1 dicembre una delegazione di Arci Liguria ha incontrato l’ufficio di Presidenza e la conferenza dei capigruppo del Consiglio Regionale per denunciare la grave situazione in cui versano ormai da mesi i nostri circoli, le nostre società di mutuo soccorso e le associazioni affiliate. Un patrimonio sociale e culturale messo duramente alla prova in questo 2020 nella più totale indifferenza. Abbiamo chiesto prima di tutto di essere considerati per la valenza sociale, culturale ed economica che rappresentiamo in questa regione, al pari di altri settori.
Abbiamo chiesto al Consiglio Regionale di impegnare la Giunta nel fare pressione sul Governo nazionale per superare questa odiosa discriminazione tra somministrazione associativa e quella dei pubblici esercizi; abbiamo inoltre chiesto alla Regione di intervenire direttamente su questa norma.
Abbiamo chiesto alla Regione d’intervenire sulle sue controllate (ARTE su tutte) per chiedere una moratoria degli affitti del 2020 per le strutture associative ospitate.
Abbiamo chiesto di ripristinare e aumentare il fondo di rotazione per le associazioni di promozione sociale in capo a FILSE per dare maggiore respiro al tessuto circolistico.
Abbiamo chiesto di aprire un tavolo di confronto permanente tra Associazionismo, Regione e ANCI per intervenire in modo mutualistico sugli affitti delle associazioni nelle proprietà pubbliche.
Abbiamo infine ribadito come il nostro mondo, nonostante tutto, continui ad essere punto di riferimento della popolazione, spesso di quella più debole o comunque più in difficoltà e che questa pandemia non ha mitigato ma anzi ha ulteriormente indebolito. Noi continuiamo ad esserci per questi nostri concittadini ma pretendiamo rispetto e maggiore attenzione. Non tolleriamo più di essere derubricati a questione meno importante di altre. Sappiamo di essere diversi da altri settori ma non siamo meno importanti ed è ora di finirla con questa storia.
La presidenza regionale Arci Liguria
Genova, 1 dicembre 2020