Il Comsiglio Regionale della Liguria ha oggi approvato all’unanimità, la proposta di legge “iniziative regionali per la prevenzione del crimine organizzato e mafioso e per la promozione della cultura della legalità”. Le dichiarazioni di Walter Massa, Matteo Lupi, referente regionale Libera, e Lorenzo Basso, primo firmatario della legge.

Walter Massa: “L’approvazione di una legge regionale che prevede iniziative per la prevenzione del crimine organizzato e mafioso e per la promozione della cultura della legalità costituisce un passaggio epocale nell’approccio a questo drammatico problema.

 

A questo importante risultato si è giunti anche grazie all’impegno del’associazionismo, in primis di Libera, nel promuovere la cultura della legalità e nell’iniziare ad agire prima che il fenomeno mafioso si radicasse troppo in profondità nella società ligure.

 

Si tratta ora di tradurre la previsione della legge in iniziative concrete. La nostra associazione, come sempre, continuerà a dare il proprio fattivo contributo al fianco di Libera, come già avvenuto con il varo di un “Campo della legalità” a Ventimiglia in collaborazione anche con la Spes.”

 

Matteo Lupi: “LIBERA, Associazioni nomi e numeri contro le mafie” esprime la propria soddisfazione per l’approvazione all’unanimità, da parte dell’Assemblea Legislativa Regionale della Liguria, della proposta di legge, presentata dal Gruppo consiliare del Partito Democratico, “Iniziative regionali per la prevenzione del crimine organizzato e mafioso e per la promozione della cultura della legalità”.

 

Mai come adesso si è avvertita l’esigenza di una risposta chiara e decisa da parte delle Istituzioni nei confronti dell’aggressione mafiosa al territorio ligure: un’aggressione che ha portato allo scioglimento per infiltrazione mafiosa dei comuni di Bordighera e Ventimiglia (la Liguria ha ottenuto così il triste primato di essere la prima Regione del Nord Italia con ben due Comuni sciolti per mafia) e alla preoccupante diffusione di una rete criminale estesa su tutta la Regione.

 

La legge, il cui percorso è stato condiviso con la società civile e le associazioni, in primis Libera, è un segnale importantissimo della volontà da parte delle Istituzioni e dei cittadini liguri di dire NO alla penetrazione mafiosa sul proprio territorio, in difesa dei valori civili e democratici che devono guidare la vita politica e civile nella nostra terra.

 

LIBERA sottolinea anche la significativa istituzione, da parte della legge, in Liguria, della “Giornata regionale dell’impegno contro le mafie e in ricordo delle vittime” che si celebrerà ogni anno il 21 marzo, primo giorno di primavera, simbolo di rinascita e di speranza; e la vicinanza, decisamente voluta, di date tra l’approvazione della legge e la presentazione, avvenuta ieri, in Prefettura della “XVII Giornata Nazionale della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime delle mafie”. Sabato 17 Marzo, a Genova, LIBERA celebra la diciassettesima giornata della memoria e dell’impegno per dare un segno forte di affetto e di partecipazione ai familiari delle vittime innocenti della criminalità organizzata: sarà una giornata in grado di sintetizzare mesi di sensibilizzazione condotta a contatto quotidiano con gli esponenti più attenti delle istituzioni, con le scuole, le università, i sindacati, il mondo delle associazioni, gruppi parrocchiali, le professioni e quegli imprenditori fortemente impegnati in Confindustria per un rinnovato patto di legalità. Essere in tanti a Genova per rinnovare tutti insieme l’appello affinché il Parlamento italiano riconosca il 21 marzo come giornata nazionale in ricordo delle vittime di mafia.

 

Lorenzo Basso: “Dopo i dolorosi fatti di Bordighera e Ventimiglia la Regione ha dato oggi dimostrazione di volersi spendere con tutto il peso di una legge per combattere la sempre più preoccupante presenza mafiosa sul suo territorio.

 

Oggi abbiamo messo un ulteriore, importante tassello nel processo di sensibilizzazione di istituzioni e società civile in corso da tempo. Dalla Fiaccolata della legalità svoltasi a Sanremo il 15 luglio 2010 ad oggi le iniziative di contrasto alle mafie si sono moltiplicate, coinvolgendo non solo Magistratura e Forze dell’Ordine, ma anche la Regione e gli Enti Locali, la cui azione si è aggiunta a quella sempre più decisa di tante realtà associative, di categoria e sindacali”.