Da qualche anno Arci e Movimento Consumatori hanno ripreso a dialogare con l’obiettivo dichiarato di rilanciare una sinergia politica sul fronte dei diritti di cittadinanza.

Il protocollo nazionale suggella quindi questo percorso che ha visto protagonisti diversi dirigenti dei territori e altrettanti comitati territoriali e regionali.

La novità significativa – a differenza del passato – è la convinzione comune che essere parte della stessa Federazione può e deve significare una forte condivisione valoriale e, quindi, una ritrovata capacità politica nei territori sul versante della rappresentatività ma anche, e soprattutto, per consentire alle due associazioni di incidere con maggior forza sul posizionamento politico e sociale.

Dopo l’incontro del 16 settembre scorso – che ha riunito diversi comitati regionali e il Movimento Consumatori nazionale – nel territorio si sono avviati una serie di appuntamenti territoriali e/o regionali per favorire l’auspicata sinergia e per definire nel modo più idoneo l’attuazione del protocollo nazionale Arci – Movimento Consumatori. Protocollo che definisce già una serie di opportunità per il nostro mondo; tanto per cominciare i soci Arci in possesso della tessera dirigenti potranno usufruire dei servizi base del Movimento Consumatori non solo per la loro persona ma anche per la loro carica all’interno del circolo/comitato.

Nel contempo il Movimento Consumatori sta predisponendo un servizio di consulenza online con il fine di coprire quelle aree territoriali ad oggi scoperte dai loro servizi e per raggiungere in modo più capillare il nostro mondo.

Vi è poi un terzo ambito di lavoro che si sta aprendo ed è quello relativo all’ideazione e alla realizzazione di iniziative e/o campagne territoriali per promuovere il tesseramento congiunto convenzionato, la cui promozione, insieme ad altri materiali, è contenuta nelle cartelline delle adesioni 2014.

Partiamo in ogni caso da positive esperienze di collaborazione già in atto senza dimenticare che, dall’altra parte, uno dei primi compiti sarà quello di recuperare difficoltà e rapporti che hanno segnato in negativo le relazioni tra Arci e Movimento.

Ha un senso forte questa sinergia. Non solo perché inverte in modo significativo la tendenza di questi ultimi decenni a lavorare separatamente, più intenti a curare ognuno il proprio orticello che a fare realmente rete, ma perché questa collaborazione apre concretamente una fase nuova per entrambe le associazioni. Fase nuova che le fa ritrovare unite sul fronte della tutela dei diritti delle cittadine e dei cittadini, rimettendo in comunicazione il particolare con il generale. E, non può non tornare in mente a molti, quella pratica nata a Genova nel 2001 – e diventata slogan – del «pensare globalmente e agire localmente».