Mafie in Riviera, insediamenti criminali e narcotraffico in Liguria. Da “soli” vent’anni… (Chi l’avrebbe mai detto? Audio e filmati)
Arrivi al Priamar e non sai dove andare. Sulla mole delle mura è un solo piccolo foglio A3 a segnalare – se e quando ci sbatti contro – che lì sopra, nella Sala della Sibilla, è in corso uno dei più importanti incontri dell’anno. Certamente a livello morale, per dirla in una parola. Dov’è la politica cittadina?

Sarebbe da scriverlo a caratteri cubitali, a che ogni passante, turista, cittadino si trovasse a passare di lì anche per caso venisse reso edotto della tavola rotonda in corso a pochi metri da lui. Che siano queste le cose che fan volare Savona. Ma scriviamolo in piccolo, e non mettiamo cartelli fuori… Chè la discrezione è importante. Un paio di locandine A3, solo se già lo sai, e solo se entri al Priamar dalla parte giusta. Che se passi, è come non accadesse nulla… le piccole cose raccontano. Vent’anni di mafie e di ‘ndrangheta in liguria. Anche qui. Prego? Ma dai… Uno stralcio audio .mp3 è scaricabile QUI

Due stralci filmati QUIQUI

E su alla Sibilla è una sorta di orazione Civile, tenuta da alcuni tra i maggiori esperti di questo paese. Che vuoi che sia…

Al tavolo degli oratori, Anna Canepa, Enzo Ciconte, Vincenzo Rosario Spagnolo, Daniele Tissone, Giovanni Durante. Il moderatore è Claudio Caviglia, il nuovo caporedattore del Secolo XIX di Savona, che ha organizzato l’incontro insieme ad ARCI, SILP – CGIL, Libera e alla libreria Ubik. Si parla di mafie, qui.

Il patrocinio e gli stemmi del Comune di Savona, e ci si aspetta che non manchi nessuno, ma non è così. In par condicio ingeneroso far la lista degli assenti.

La sala è gremita di studenti, che ascoltano parole pesanti.

Parole che sarebbe bello avere un sistema di trascrizione automatica ed istantanea, per renderle disponibili subito. Ma forse alcuni stralci audio video ai quali stiamo lavorando possono rendere l’idea.

Le mafie sono qua fuori, anche ora. Non è una novità per chi se ne occupa. Forse lo è per un pubblico di ragazzi. Quando Vincenzo Rosario Spagnolo si rivolge a loro e chiede: “Quanti di voi hanno conosciuto questi argomenti dai mezzi di informazione?” la camera si gira, e in sala cala il silenzio. Nessuna mano alzata…

Difficoltà delle intercettazioni, gli attacchi ai Magistrati e le osanne a meriti forze dell’ordine che vengono tenute però a stipendi bloccati, le “lavanderie” delle mafie.  Sono alcuni atgomenti. Ma anche qui? Anche qui.

La mafia parla ligure? Si. Parla tutti i dialetti.
Se un mafioso viene qui a chi si rivolge? All’ambiente malavitoso. Ovunque c’è un’economia malata che offre i servigi ai capitali mafiosi.

Anche qui? Anche qui.

Uomini cerniera tra malavita e economia. Uomini cerniera uomini che non sono di altrove, sono di qui.

La storia del costruttore milanese perego, stritolato dalla ‘ndrangheta. Spiega Enzo Ciconte: “Perego si rivolse a ndranghetista prima per un prestito poi per evitare la concorrenza.”

La Trasformazione della mentalità. Perego non era mafioso ma…

Rompere cerniere per evitare che mafiosi arrivino nelle vostre terre. Anche qui.

Da vedere ed ascoltare

http://www.youtube.com/watch?v=zWEMyFxLG_U

http://www.youtube.com/watch?v=XZV1HaJNiUU

Enzo Ciconte: Considerato fra i massimi esperti in Italia delle dinamiche delle grandi associazioni mafiose è docente di Storia della criminalità organizzata all’Università di Roma Tre. È stato deputato nella X legislatura (1987-1992), membro della Commissione giustizia e consulente presso la Commissione parlamentare antimafia, ha realizzato numerosi studi relativi al meccanismo di penetrazione delle mafie al nord, ai rapporti tra criminalità mafiosa e locale e alle attività mafiose nei nuovi territori, pubblicando volumi che costituiscono i primi esempi in Italia di indagini scientifiche del fenomeno malavitoso nelle aree non tradizionali. Scrive libri soprattutto sul tema della criminalità organizzata. Ha appena pubblicato il libro ‘Ndragheta Padana.
Vincenzo Rosario Spagnolo è un giornalista professionista. Firma da una dozzina d’anni servizi, reportages e inchieste per il quotidiano Avvenire e per l’emittente televisiva Tv2000, per conto della quale segue l’attività delle Camere e del Governo italiano come cronista parlamentare accreditato. Per i suoi articoli ha ricevuto numerosi premi, fra i quali il riconoscimento speciale “Cronista dell’an- no”. Da poco, ha pubblicato il saggio “Cocaina S.p.A.” (Pellegrini Editore).

Anna Canepa è nata a Sanremo il 12 aprile 1959. Nominata magistrato nel 1987, dopo il tirocinio viene trasferita alla procura di Caltagirone. Dal 1992 torna a Genova, alla Direzione distrettuale antimafia, dove rimane fino al 2001. È stata titolare anche dei procedimenti originati dagli scontri del G8. Nel 2009 torna, su sua richiesta, per dieci mesi in Sicilia, alla procura di Gela. Oggi è sostituto procuratore alla Direzione nazionale antimafia, con il ruolo di analisi e coordinamento su Lom- bardia e Liguria.