Sono ormai molti anni che l’ARCI Regionale coordina e realizza progetti in carcere. E lo fa, come sempre, convinta che – ovunque esista l’evidenza di un bisogno – ci sia spazio per azioni responsabili, che abbiano come obiettivo il benessere dei cittadini attraverso un loro attivo coinvolgimento. I cittadini, sì: la popolazione detenuta, anche.

L’Arci è sempre la stessa, dentro e fuori. E crede nella partecipazione.

Da diverso tempo, dal 2009, attraverso il Progetto Ponte, Arci Liguria lavora per costruire le condizioni per una comunicazione tra carcere e territorio, per la difesa dei diritti fondamentali, per la creazione di un ponte tra il dentro e il fuori, sia a sostegno dei legami affettivi dei detenuti con i loro familiari, che nell’ottica del loro inserimento socio-lavorativo. In particolare, attraverso il lavoro dei Comitati territoriali e in partenariato con diversi enti, opera in tutte le carceri della Regione e realizza programmi ricreativi, culturali e dedicati all’affettività, fornendo opportunità educative, di stimolo all’espressione del sé e contribuendo a contenere gli effetti negativi della detenzione. Dal 2012, Ponte rientra tra le attività del progetto regionale che la ATS “La rete che Unisce” – di cui la nostra associazione fa parte, rappresentando ogni sua espressione territoriale – sviluppa attraverso il contributo della Regione Liguria e che nel suo primo anno di attività aveva già raggiunto 2330 beneficiari. Nell’ultima annualità, le Arci liguri hanno operato nelle case circondariali di Marassi, Pontedecimo, Imperia e La Spezia e nelle case di reclusione di Chiavari e Sanremo. Le Arci di Genova, Imperia e La Spezia hanno presidiato e garantito attenzione costante alla condizione dei detenuti e sono intervenute, per incrementare il loro benessere, realizzando corsi di chitarra, percorsi teatrali, atelier di espressione creativa, laboratori musicali innovativi.
A Genova e Imperia, inoltre, l’Arci – con diversi partner locali – è protagonista delle vite dei detenuti, anche con lo Sp.In. Sportello Informativo Area Penale, che offre servizi dedicati al supporto psicologico, il reinserimento sociale e il sostegno nella ricerca dell’attività lavorativa, oltre che informazioni sui servizi territoriali disponibili, sulle reti di associazioni per percorsi di volontariato e fornisce informazioni alle Istituzioni, alle organizzazioni pubbliche e private e ai cittadini interessati in materia di esecuzione penale, carcere, diritti, risorse territoriali.

Ogni anno, l’Arci in Liguria declina nuove azioni e progettualità, che rispondono a necessità specifiche, individuate anche grazie alla costante presenza dei propri operatori e volontari. Terminato Skills For Freedom, progetto co-finanziato dall’Unione Europea che ha sviluppato strumenti utili al riconoscimento delle competenze dei detenuti, per il loro reinserimento nel post-pena e dato l’opportunità di fare conoscere a livello internazionale il modello Arci, l’associazione è attualmente impegnata nell’implementazione di S.B.A.R.R.E. Il progetto, nato su sollecitazione degli operatori dell’Istituto di Imperia, risponde a esigenze individuate presso la Casa Circondariale e più volte segnalate anche in altre carceri della regione. Frutto del lavoro congiunto di ARCI e UISP regionali, in stretta collaborazione con le proprie diramazioni territoriali (ARCI Imperia e UISP Imperia), il progetto interviene su bisogni prioritari, comuni alla popolazione reclusa: ritrovare una situazione di equilibrio e bene-essere personale, di recuperare/ricostruire rapporti affettivi/genitoriali/parentali, di attivazione, recupero, miglioramento (soprattutto per quanto attiene alle persone straniere) degli aspetti relazionali e comunicativi che sono alla base di un concreto inserimento in una società interculturale e multietnica. S.B.A.R.R.E. svolge attività intra e extra moenia, creando un ulteriore ponte. Fuori esporta il proprio modello, creando e diffondendo linee guida per la sua riproposizione in altri contesti detentivi. Questo progetto è realizzato grazie al sostegno di Compagnia di San Paolo e Fondazione Carige, selezionato attraverso il bando Libero Reload!

In chiusura di questo breve articolo, vogliamo dare un “consiglio alla lettura” e rilanciare su riflessioni ancora più consapevoli. Tra gli amici che più volte abbiamo coinvolto nei nostri incontri pubblici e da cui abbiamo imparato, in chiusura di questa newsletter ci piace ricordare l’Associazione Antigone: per saperne di più, per capire un pochino il carcere e conoscere le problematiche della sua popolazione, suggeriamo di dare uno sguardo a “Il carcere secondo la Costituzione, XV Rapporto di Antigone sulle condizioni di detenzione”.

L’Arci è sempre la stessa, dentro e fuori. Sempre presente.

Di Giuditta Nelli.