Diario del 27 e 28 giugno 2011

Il Meeting entra nel vivo. La partecipazione cresce giorno dopo giorno, impreziosita dalle presenze dai tantissimi migranti che continuano ad arrivare da ogni parte del mondo e d’Italia. Il clima che si respira è davvero buono; c’è entusiasmo e i diversi giornalisti presenti lo riportanonei loro resoconti. Sono arrivate le delegazioni del Marocco, Tunisia, Algeria, Egitto, Palestina e Libano checompongono il parterre degli ospiti della tre giorni “il vento del cambiamento”, l’iniziativa promossa dall’Arci insieme a Migreurop, Forum des Alternatives e Rete Euro-mediterranea dei Diritti dell’Uomo.

Si discute e soprattutto si ascoltano le esperienze dei paesi “in rivoluzione” e ancor di più si costruiscono e si rafforzano i legami. Nella foto: Paola Caridi, giornalista e fondatrice di ‘Lettera 22’, e Gianluca Solera, direttoredella Fondazione Euro-mediterranea Anna Lindh per il Dialogo tra le Culture, parlano delle rivoluzioni arabe).

Nel frattempo presso il nostro bar proseguono gli aperitivi con presentazione di libri – Scrittori contro il razzismo.Con piacere presento il libro di Lorenzo Guadagnucci e Vittorio Agnoletto sui fatti di Genova 2001.Il libro, crudo, racconta i fatti di piazza di Genova ed in particolare quelli legati alla Diaz per come sono emersi dai processi e dai ricordi dei due protagonisti. Con Lorenzo la serata diventa persino breve vista la mole di cose da dire e da raccontare. Soprattutto per chi non c’era.E forse anche per chi non ha voluto capire quello che è veramente successo.Mi saltano in mente una data e un luogo mentre Lorenzo racconta che cosa vuol dire essere massacrato e umiliato senza aver fatto nulla da chi dovrebbe invece difenderti. E’ il 25 luglio 2001 in via Cairoli a Genova; incontro tre assessori della

Giunta Pericu di ritorno da un sopralluogo alla Diaz. “Sono macchie di pomodoro per lo più” dice uno dei tre. E io inizio ad urlare come un matto. Erano tutti amici e compagni di un partito che non c’è più in cui ero iscritto.
Che c’entra con il Meeting Antirazzista? C’entra eccome! Basta pensare alla fatica di chi prova ad arrivare nel nostro Paese in cerca di un futuro e quando arriva, nella migliore delle ipotesi, è solo un numero.

A proposito di umiliazioni…per non parlare delle angherie anche da parte di coloro che dovrebbero tutelarti. Il razzismo, appunto.
Inizia il torneo di calcio antirazzista con tutti i bambini presenti! Che bello, Gabriele, 9 anni, (oggi dice di essere laziale), gioca con la maglia del Genoa che gli abbiamo regalato per il suo compleanno quando venne a Genova con Eva.

Che bella anche quella serata e quei giorni!
Nel frattempo Francesca Fornario de L’Unità tiene un bellissimo laboratorio sulla satira! Impariamo a ridere e a prendere in giro i potenti! Aiuta un sacco nella vita di tutti i giorni.

Il nostro Bar quest’anno ha preso il volo. Ogni sera un sacco di gente ci mette a dura prova (nel senso della fatica) ma la risposta che arriva è sempre all’altezza della sfida! Sembriamo tutti nati per fare i baristi (di circolo, ovviamente)…forse un pensierino dobbiamo farcelo!

Eccoli! Sono arrivati anche loro! Li aspettavamo! Capeggiati dal grande (in tutti i sensi) Emilio ecco i nostri minori tunisini e dello Sprar ospitati dalla Comunità Tangram promossa dall’Arci genovese. Sarà una esperienza nuova anche per loro e, nella migliore tradizione di “caramba che sorpresa” ecco uno di loro ritrovare l’amico con cui è arrivato in Italia ospitato da un’altra Arci! Primo risultato raggiunto e senza la collaborazione di “Chi l’ha visto”!
Si, ci divertiamo un sacco, nonostante le poche ore di sonno e (per il sottoscritto) la giornata in auto che ho passato per tornare a Genova per una serie di riunioni su Genova2011. Ritorna sempre…
A domani, compagne e compagni. Ci mancate! E’ anche in questi posti che cresce l’Arci.

Walter Massa