Arci Liguria denuncia con forza l’arbitrarietà di una serie di “controlli” effettuati a due pullman partiti da Genova e La Spezia e diretti a Roma, per partecipare alla manifestazione antirazzista e contro il “decreto sicurezza” prevista nel pomeriggio nella capitale.
Tutte le persone a prescindere, ci risulta, sono state fatte scendere, perquisite e identificate – a volte fotosegnalate con i documenti in mano – senza alcun motivo. Lo stesso è accaduto a manifestanti in arrivo da molte altre parti d’Italia.

Certamente questa prassi nulla a che vedere con la “scorta verso i parcheggi” e appare come una azione preventiva, inutile e discriminatoria. Proprio oggi, infatti, sono centinaia le manifestazioni in corso di svolgimento in tutto il paese, di diverso colore e talvolta di segno opposto ma solo ai pullman diretti a Roma è stato fatto subire questo trattamento.
Non ci interessa se “succedeva anche prima”; anche in passato non abbiamo mai fatto mancare la nostra protesta, qualunque governo fosse in carica.

Le regole e le leggi non possono essere applicate a seconda di chi manifesta e delle idee che vuole sostenere. La discrezionalità, soprattutto per chi ha il dovere di garantire la sicurezza, non è un parametro tollerabile in democrazia. La legge deve continuare ad essere uguale per tutti.

Arci Liguria

 

Genova, 10 novembre 2018