Ieri mattina una delegazione composta da Stefania Novelli presidente di Arci La Spezia e tre membri dell’ufficio di presidenza, Antonella Franciosi, Alessandra Alessandri e Andrea Luporini, Lara Ghiglione, segretaria Cgil unitamente a Luca Comiti segretario confederale e Paolo Pucci, presidente Anpi La Spezia, ha incontrato il Prefetto, Dott. Garufi, per rappresentargli preoccupazione e dissenso in ordine ai noti fatti dello scorso 10 novembre, quando almeno trenta pullman -tra cui quello partito dalla Spezia – per raggiungere Roma e partecipare alla manifestazione nazionale autorizzata “#indivisibili” indetta contro il razzismo e contro il decreto sicurezza Salvini sono stati fermati da agenti Polizia in divisa e Carabinieri in borghese, i manifestanti fatti scendere, perquisiti e fotografati con sul petto i propri documenti senza alcun motivo noto o comprensibile.

Le tre associazioni – nessuna delle quali aveva aderito alla manifestazione – hanno rappresentato al Prefetto lo sconcerto e il timore che quanto accaduto ha destato nella società civile organizzata. La numerosità dei pullman coinvolti nei controlli, i cui esiti sono a dieci giorni di distanza ancora sconosciuti, è significativa della organizzazione messa in campo dal Ministero dell’Interno che non può essere casuale. Eppure si tratta di un fatto che non ha trovato ad oggi una giustificazione e che, anche per questo, è stato percepito come un tentativo di limitare la libertà di manifestare il proprio dissenso verso le politiche del governo.

Non si è trattato di un semplice controllo di routine, come quelli che possono capitare a chiunque ogni giorno sulla strada, ma di un’azione percepita dai manifestanti come intimidatoria. Azione di cui non si ricordano precedenti dai tempi di Scelba. È questo il rapporto che il nuovo governo vuole si instauri tra forze di polizia e cittadini ? È stata forse una prova di forza diretta a vagliare la sensibilità dell’opinione pubblica sulla libertà di esprimere dissenso ? La manifestazione come tutti sappiamo, colorata e partecipatissima, anche da minorenni, contestava le politiche securitarie del Ministero dell’Interno, era autorizzata e si è svolta in modo pacifico.

Di molti di quei partecipanti pacifici e allegri le forze di polizia conservano ora fotografie – con facce e documenti bene in vista – come fossero figurine Panini. Ma per riempire quali album ci chiediamo? Arci, Cgil e Anpi hanno sottolineato al Prefetto che continueranno a prestare attenzione anche in futuro al verificarsi di eventuali episodi analoghi affinché sia garantito a tutti il diritto costituzionalmente garantito di manifestare ed esprimere le proprie opinioni. Il Dottor Garufi ha assicurato che riporterà i contenuti dell’incontro in una nota per il Viminale.

Stefania Novelli, Presidente Arci La Spezia Lara Ghiglione segretaria Cgil La Spezia Paolo Pucci, presidente Anpi La Spezia