Care compagne, cari compagni,
siamo ormai giunti al termine del 2018, un anno sicuramente importante per la vita della nostra associazione, caratterizzato dall’organizzazione dei congressi territoriali, regionali e da quello nazionale svoltosi in giugno a Pescara.

Le vicende interne all’ARCI si sono intrecciate in questi mesi con le ultime elezioni politiche, che hanno portato alla formazione del governo Lega – Movimento 5 Stelle, una maggioranza parlamentare del tutto nuova con la quale confrontarsi e che fin dai suoi primi passaggi, spesso prevalentemente mediatici ma accompagnati anche da provvedimenti normativi, ha mostrato caratteri e visioni diametralmente opposti alla nostra idea di comunità, da sempre basata su accoglienza ed inclusione, tutela dei diritti, solidarietà e mutualismo. La chiusura dei porti alle imbarcazioni delle ONG operanti nel Mediterraneo per salvare vite umane, il caso di Mimmo Lucano e la criminalizzazione dell’esperienza di Riace, l’approvazione di una norma ingiusta e sbagliata come il “decreto sicurezza”, l’episodio dei controlli preventivi ed immotivati dei pullman di manifestanti diretti a Roma per protestare contro il governo e la proposta di misure fiscali che andrebbero a colpire una parte del mondo del terzo settore, tra i quali le Società di Mutuo Soccorso, sono solamente alcuni dei fatti che hanno contraddistinto questi primi mesi del governo Conte, che ci vedono assolutamente critici e contrari.

In questo delicato e complicato contesto la nostra associazione sta continuando a svolgere l’importante azione quotidiana basata su pratiche di accoglienza diffusa, progetti culturali, iniziative di contrasto alla povertà ed alle discriminazioni, promozione della legalità e tutela dei diritti umani.

L’ARCI è una rete presente su tutto il territorio nazionale e può rappresentare la base ideale dalla quale ripartire per contrastare una deriva, da alcuni riduttivamente definita “populista”, che ha tra i suoi tratti distintivi una estrema semplificazione dei processi cognitivi e la perenne ricerca dell’individuazione di soggetti – l’istituzione pubblica, il migrante, il diverso, l’avversario politico – cui attribuire responsabilità di situazioni di disagio e difficoltà, presunte o reali che siano.
Perché la rete sia davvero il punto fermo dal quale ripartire occorre un’associazione nazionale che sappia essere forte, coesa e ben strutturata per interpretare al meglio un ruolo da protagonista in questo difficile contesto. I prossimi appuntamenti di gennaio, come la presentazione del bilancio di previsione e l’avvio dei lavori delle commissioni tematiche, saranno fondamentali in questo quadro generale.

Anche in Liguria l’anno che si chiude ha portato novità significative per l’associazione, con la conclusione del mandato di Walter Massa – che ringraziamo, assieme a tutti gli organismi uscenti, per quanto fatto negli 11 anni di presidenza; l’inizio del mandato quadriennale del rinnovato gruppo dirigente; la riorganizzazione dei compiti e ruoli all’interno degli uffici del comitato regionale, sempre impegnati nell’elaborazione di nuove proposte progettuali, nell’ascolto e nel supporto ai comitati territoriali.
Siamo convinti che, per affrontare questa nuova fase del cammino associativo, sia indispensabile che ARCI Liguria continui a portare avanti quel ruolo politico e progettuale/organizzativo, a favore ed a supporto dei cinque comitati territoriali e di tutto il gruppo dirigente diffuso sul territorio, che l’ha vista protagonista in questi anni.

Il tutto con la consapevolezza, proprio per il contesto storico e sociale in cui ci troviamo, che il lavoro che ci attende sarà tanto e complesso. Per tutti questi motivi un sentito ringraziamento va agli uomini e alle donne che quotidianamente si impegnano a favore di tutti i livelli della nostra associazione: senza questo impegno sarebbe impossibile difendere e rilanciare quei valori e quegli ideali nei quali da sempre crediamo e ci riconosciamo.

A tutte e tutti voi ed alla e vostre famiglie i nostri migliori auguri per un 2019 “con più cultura e meno paura!”.
Buon cammino ARCI. Buon cammino a tutte e tutti noi!

Francesco Marchese, presidente Arci Liguria
Alessio Artico, vice presidente Arci Liguria